Aprite gli occhi, guardatevi intorno. Prendete atto che l’evoluzione tecnologica ha cambiato completamente la nostra vita, a livello individuale, sociale ed economico. I nostri smartphone rappresentano lo strumento che ci tiene costantemente collegati col mondo. In ogni momento della giornata è possibile leggere un libro, comunicare con amici e familiari dall’altro capo del mondo e trovare tutte le risposte di cui abbiamo bisogno. Inoltre, attraverso lo smartphone, è possibile comprare praticamente tutto. Libri, mobili, persino la spesa settimanale. Negli anni molte aziende hanno iniziato a comprendere l’importanza dei “piccoli” dispositivi mobili nella vita quotidiana, e questo le ha portate ad adattare le lorostrategie nel tentativo seguire le nuove tendenze generate dagli utenti.
Applicazioni, siti che si adattano automaticamente al dispositivo da cui vengono visualizzati, articoli su blog e video promozionali: un’evoluzione che ha portato sempre più persone all’acquisto di prodotti e servizi tramite un dispositivo portatile. Il massiccio utilizzo degli smartphone nei riti di acquisto ha portato alla nascita di una nuova dimensione in cui si muovono, più veloci che mai, le dinamiche del mercato: nasce l’m-commerce: abbreviazione di “mobile commerce”, con questo termine si vogliono indicare tutte quelle transazioni che avvengono con l’utilizzo di un dispositivo mobile. Secondo quanto riportato da SmartInsights ben l’80% degli utenti che utilizzano internet possiede uno smartphone. È un dato incredibile e che ci aiuta a capire il perché l’attenzione verso i dispositivi mobili debba essere una priorità per tutti coloro che possiedono un sito internet. Evoluzione del già futuristico e-commerce, l’m-commerce salta tutti i passaggi, dando al compratore la possibilità di mettere direttamente le proprie mani sul prodotto e adattandosi così ai tempi di un mondo sempre più mobile e meno fisso.
Garantire un’esperienza di successo di e-commerce sul cellulare, diventa un’esigenza irrinunciabile per i venditori di ogni categoria, che possono trovare nell’m-commerce l’opportunità di nuove entrata, un’ulteriore canale di vendita a portata di mano per tutti e la possibilità di agganciare clienti altrimenti inaccessibili. Controllare in ogni momento le transazioni, poter contare su sistemi di sicurezza che solo gli smartphone offrono (come il riconoscimento delle impronte digitali per acquisti), contenuti offline, notifiche push e tanto altro ancora: sono molti i vantaggi offerti dall’acquisto via smartphone. Vantaggi di cui il fruitore, una volta sperimentati, non riuscirà più a farne a meno. In tutto il mondo, si sono moltiplicati i casi di successo dell’m-commerce che hanno portato alla ribalta piattaforme diventate veri e propri status symbol.
Amazon, eBay e Booking, così, si sono viste costrette a cambiare nuovamente volto, creando anche un’app finger- friendly che incoraggi l’acquisto e che accompagni il cliente prima, durante e dopo la sua scelta. L’applicazione, nata come una “succursale” della piattaforma d’acquisto principale rappresentata dal sito internet – vero corollario dell’e-commerce diventa un’entrata indipendente a tutti gli effetti, con un canale autonomo e una corsia preferenziale riservata a utenti che altrimenti non vi avrebbero mai fatto accesso. Piattaforme come Asos e Kimberly-Clark hanno saputo reinventarsi, adattandosi perfettamente alle nuove dinamiche di mercato, conquistando nuove fette di pubblico alle quali prima non erano riuscite ad arrivare, prime tra tutte quella dei Millennials, abili fruitori di contenuti digitali di ogni tipo, perfettamente in linea con il linguaggio e i meccanismi di cui si serve l’m-commerce.
Se l’obiettivo è, dunque, sfruttare al massimo l’ascesa dell’m-commerce, è necessario considerare questi fenomeni e migliorare l’esperienza del cliente non soltanto durante la fase di acquisto vera e propria. La ricerca condotta da Facebook ha evidenziato che il 70% di chi compra dai dispositivi mobili ritiene che si possano migliorare le esperienze di navigazione e di transazione: le app di e-commerce e i portali responsive devono quindi essere sempre più user centric e soddisfare al massimo i bisogni dei clienti. (V.L.)
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