Con la mostra FOOD dal cucchiaio al mondo (fino all’8 novembre) il MAXXI ha presentato l’impatto che la produzione, la distribuzione, lo smaltimento del cibo ha sulla società contemporanea. Nello stesso tempo con il progetto THE INDEPENDENT il museo si è dedicato alla mappatura nazionale e internazionale di quelle realtà indipendenti che operano nel settore culturale.
Dall’unione di queste due linee di ricerca è nato THE INDEPENDENT_FOOD un progetto espositivo che coinvolge tre gruppi indipendenti – Aspra.mente, Interferenze, Pollinaria – da anni attivi su questioni legate al cibo.
A partire dallo scorso 29 settembre 2015 e fino al 15 novembre, nella Sala Gian Ferrari che ha già visto l’intervento del collettivo cinese Yangjiang Group che ha coinvolto il pubblico del museo in una tre giorni di workshop tra calligrafia, scultura e cibo, un grande tavolo circolare rappresenterà a livello simbolico la dimensione conviviale di THE INDEPENDENT FOOD.
I gruppi Pollinaria, Aspra.mente, Interferenze hanno infatti coinvolto artisti, architetti, creativi per interpretare le molteplici declinazioni e implicazioni culturali del cibo, ognuno a partire da uno specifico ingrediente.
Il grano è l’ingrediente al centro del lavoro del gruppo Futurefarmers in collaborazione con Ilaria Gadenz e Tiziano Bonini, presentato da Pollinaria. In questa occasione il museo ospita una tappa del progetto Consortium Istabile dedicato al tema della ruralità e realizzato in collaborazione con Radio Papesse.
Consortium Instabile è un progetto emerso da un prolungato impegno nella regione Abruzzo per connettere una rete di agricoltori dispersi geograficamente. Una piattaforma di scambio e raccolta, una radio e un archivio di contenuti sul futuro della ruralità, ma anche un consorzio dedicato alla ricerca, conservazione e condivisione di specie di cereali in via di estinzione.
Per la mostra i Futurefarmers portano al museo uno studio di registrazione che dal 29 settembre all’11 ottobre registrerà e trasmetterà opinioni e contenuti sul tema delle coltivazioni sostenibili e sul futuro delle comunità rurali. Il materiale audio raccolto resterà in esposizione insieme a video sull’attività di Consortium Instabile, a maschere ispirate alla fauna protetta d’Abruzzo e indossate dal collettivo, scatole per la raccolta dei semi e altri oggetti disegnati dai Futurefarmers.
Il pomodoro è al centro di Strange Fruit, il progetto di Aspra.mente in collaborazione con il duo di designer Luigi Greco & Mattia Paco Rizzi e l’artista Luigi Coppola. Strange Fruit nasce dalla riflessione intorno al pomodoro come ‘agente politico’. Il pomodoro parte dall’America Centrale e compie un lungo viaggio verso Est, fino all’Europa. Come un migrante il pomodoro è stato discriminato, condannato, accusato di essere velenoso, meramente ornamentale, fino addirittura a comparire fra gli ingredienti nelle pozioni magiche delle streghe. Ha impiegato circa 200 anni per essere accettato e oggi è emblema della dieta mediterranea, e patrimonio immateriale dell’Umanità sancito dall’UNESCO nel 2009.
Strange Fruit recuperando il tema del viaggio, sposta il piano d’indagine sugli uomini che coltivano oggi i pomodori, braccianti contemporanei, spesso migranti, che partono da terre martoriate da fame e conflitti, in un cortocircuito di rotte commerciali, migratorie, storie personali e ragioni economiche in cui nulla conta il benessere dei lavoratori. Attorno a una cucina mobile, posta nello spazio espositivo, Aspra.mente vuole aprire uno spazio di confronto su questi temi attraverso corsi di cucina per migranti realizzati in collaborazione con il Centro Diaconia di Frosinone, degustazioni e laboratori.
Il vino è infine l’elemento conduttore dell’intervento proposto dal gruppo Interferenze che ruota intorno all’installazione Auspicio del duo artistico Enrico Ascoli e Hilario Isola che mette in scena il processo di fermentazione del mosto, esplorandone un inedito lato sonoro. Auspicio è un’opera sonora che una volta innescata si alimenta da se come un organismo vivente autonomo. Su cuscini ricamati, grandi ampolle di vetro contengono mosto di vino in fermentazione. L’anidride carbonica generata, incanalata in un sottile tubo di vetro, incontra una serie di piccole ampolle ripiene di miele. Il miele accoglie l’anidride, la plasma e forma delle bolle che esplodendo danno fiato ad un richiamo da caccia per uccelli.
Nell’antichità l’auspicio era una delle pratiche della ornitomanzia, ossia la divinazione del futuro attraverso l’osservazione del comportamento degli uccelli, e quest’opera è un tentativo di comporre un paesaggio in continua trasformazione al cui interno abiti l’idea di un futuro fatto di equilibri tra artificio e natura, antico e contemporaneo, territorio e globalizzazione.
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