Per un’impronta positiva

L’avventura comincia a Nairobi, nel marzo 2007. Jacques Rocher incontra Wangari Maathaï, prima donna africana a ricevere il Premio Nobel della pace nel 2004 e madrina della campagna «Piantiamo per il Pianeta» condotta dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente naturale (PNUE).

«Questa pioniera sprigiona un’energia contagiosa» racconta Jacques Rocher.

Dopo questo incontro, la campagna «Piantiamo per il Pianeta» acquista una nuova dinamica e nuovi sviluppi: diventa una catena virtuosa che suscita un incredibile entusiasmo. Questo slancio nasce dal piacere e dall’ottimismo che suscita il gesto di affondare le proprie mani nella terra per piantare un albero. Jacques Rocher decide quindi di mettere in atto una grande mobilitazione su scala internazionale, dichiara:

In questa operazione, il brand Yves Rocher agisce attraverso la Fondazione Yves Rocher – Institut de France come mandatario ufficiale per raccogliere le donazioni per le O.N.G. specialiste della riforestazione, scelte per la loro esperienza sul campo. Nel 2010, lanci una nuova sfida.

Jacques Rocher impegna la Fondazione a piantare 50 milioni di alberi entro la fine del 2015 con l’aiuto delle clienti, dei partner e dei collaboratori della brand Yves Rocher.

IO PIANTO, TU PIANTI, EGLI PIANTA…PIANTIAMO PER IL PIANETA

Ognuno di noi può agire, deve agire, perché, come diceva Wangari Maathai: « At least, plant a tree.»

Almeno, pianta un albero. La terra ha bisogno di noi. Fonda le sue speranze in noi: rispondiamo subito, semplicemente. Ecco come, ogni anno, migliaia di persone raggiungono, con un sorriso, la tribù dei piantatori.

DOVE PIANTARE?

La Fondazione Yves Rocher riunisce un comitato di specialisti con l’incarico di scegliere delle associazioni impegnate nella riforestazione secondo specifici criteri: ambiente, storia, obiettivi, numero e tipologia di alberi da piantare, tasso di sopravvivenza stimata, modalità di funzionamento dei vivai, impatto del progetto sulla biodiversità, impiego di risorse umane e benefici per la collettività. Queste ONG si occupano del lavoro di piantagione sul campo in stretta collaborazione con le popolazioni locali.

COSA PIANTARE?

La Fondazione Yves Rocher, con le ONG partner, assicura la piantagione di alberi indigeni e di specie che si adattano al clima locale. Gli alberi piantati, a seconda delle regioni, sono di numerose tipologie: alberi da frutto, alberi da bosco o specie pioniere. In media, vengono salvaguardate una sessantina di varietà locali. Nella maggior parte dei casi l’albero viene cresciuto in vivaio e, una volta raggiunta la taglia adatta alla piantagione, con l’aiuto di volontari, viene trasferito in piena terra.

«Ridare alla Natura quello che lei ci dona è un gesto positivo ricco di piacere. « Jacques Rocher