Della Papua Nuova Guinea si immaginano le foreste verdissime, i lunghi chilometri di coste deserte, le tribù che vivono isolate dal resto del mondo, praticando riti millenari, ma ci sono cose che forse non tutti sanno. Eccone alcune!
1 – La tribù dei Korowai, che abita nelle foreste pluviali nella parte occidentale del Paese, ha ignorato l’esistenza di altri popoli sulla terra fino al 1974, quando è avvenuto l’incontro con un gruppo di scienziati. Questa tribù di cacciatori-raccoglitori, organizzata in clan, ha sviluppato un particolare tipo di abitazione, una sorta di casa sull’albero collocata ad altezza variabile dal suolo (la più alta può arrivare fino ai 45 metri), ideali per difendersi dagli attacchi dei nemici. Si dice anche che pratichino il cannibalismo rituale.
2 – È una rana il vertebrato più piccolo del mondo ed è stata scoperto proprio in Papua Nuova Guinea: lunga appena 7,7 millimetri, si chiama Paedophryne amauensis e batte di appena 0,2 millimetri il detentore del record precedente, il pesce del Sud-est asiatico Paedocypris progenetica. Vive esclusivamente tra il fogliame caduto al suolo della foresta pluviale della Nuova Guinea e catturarla è complicatissimo: per individuarle gli studiosi devono cercare di localizzare il loro verso, spesso troppo acuto per essere colto dall’orecchio umano.
3 – Gli uccelli giardinieri che vivono in Papua Nuova Guinea sono eccellenti costruttori di case e designer pieni di gusto: i maschi della specie, per attirare e conquistare le femmine, costruiscono nidi a forma di torre con muschio e rami spezzati e ne decorano l’ingresso con funghi, ciottoli, gusci di lumaca fiori, ghirlande di feci di bruco luccicanti di rugiada, noci e scarabei.
4 – Nella Upper Yupno Valley, remota zona di montagna della Papua Nuova Guinea dove non arrivano strade né elettricità, vivono gli Yupno, piccola tribù caratterizzata da una particolare abitudine: per indicare un oggetto non puntano semplicemente l’indice, come fanno di norma i popoli occidentali, ma compiono un movimento brusco e coordinato della testa e del naso, per rivolgere infine lo sguardo verso l’oggetto in questione.
5 – In Papua Nuova Guinea sono stati recentemente scoperte oltre 100 nuove specie di coleotteri: ad alcuni sono stati dati – come da tradizione – nomi latini, mentre altri sono stati battezzati con cognomi tipici della zona, in omaggio alle famiglie del luogo.
6 – Per secoli e fino al 1970 circa, la tribù degli Anga, in Papua Nuova Guinea, ha praticato un tipo di mummificazione decisamente insolito, basato sull’affumicazione: le mummie, di colore rosso, a causa della caratteristica copertura con argilla e ocra, non venivano seppellite, ma, in segno di rispetto, venivano posizionate sulle colline in modo che potessero vegliare sul villaggio.
Il viaggio di Kel 12 vi porterà alla scoperta di un Paese straordinario, culla e sogno di ogni antropologo di inizio ‘900, per partecipare al Sing Sing di Mount Hagen, due giorni di feste durante le quali uomini e donne dal volto dipinto a colori sgargianti e adornati da copricapi altissimi e riccamente decorati, danzano al ritmo ipnotico dei tamburi, e al festival del coccodrillo, dove si assisterà alle cerimonie per i riti di passaggio dei ragazzi all’età adulta, e per ammirare la rigogliosa e variegata natura di questa zona del mondo, dove spiagge candide confinano magicamente con foreste fitte e umide dove volano indisturbati gli uccelli del paradiso.
[in foto: il fiume Menya]
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