In occasione della Festa nazionale della donna che si celebra domani 8 marzo per rendere omaggio alla figura femminile, anche l’associazione La forza e il sorriso – L.G.F.B. Italia interviene a margine delle numerose iniziative che fanno da contorno alla ricorrenza per ribadire il proprio impegno a favore dell’universo femminile colpito da tumore.
Attiva in Italia dal dicembre del 2006 sotto il patrocinio di Cosmetica Italia, associazione nazionale imprese cosmetiche, La forza e il sorriso si ispira all’esperienza internazionale del programma “Look Good…Feel Better”, nato negli Stati Uniti nel 1989 e diffuso oggi in 26 Paesi.
L’iniziativa, che non interferisce con le cure mediche né intende in alcun modo sostituirsi a esse, si traduce nella realizzazione di laboratori di bellezza gratuiti destinati a offrire alle donne in cura utili consigli e accorgimenti pratici per fronteggiare gli effetti secondari delle terapie e riconquistare senso di benessere e autostima senza rinunciare alla propria femminilità. In un’atmosfera informale e rilassante, le partecipanti, circa 6 per ogni laboratorio della durata di circa due ore e mezza, vengono guidate a prendersi cura della propria pelle, a scegliere e applicare il make-up adeguato alle proprie caratteristiche e a valorizzare il proprio aspetto grazie ai consigli di esperti consulenti di bellezza volontari; accanto a loro, anche una psicoterapeuta per offrire supporto psicologico e sostegno alle donne in cura.
Da nord a sud, isole comprese, in questi anni sono ben 45 gli Enti Ospitanti (Aziende Ospedaliere e Associazioni) che hanno progressivamente aderito al progetto consentendo di raggiungere una reale copertura nazionale. Con un totale di oltre 7.000 partecipanti coinvolte e un attivo di più di 1.500 laboratori di bellezza realizzati dall’avvio del progetto, LFIS vede costantemente allargarsi il numero delle partecipanti che si avvicinano al progetto e strutture che ne appoggiano l’iniziativa. Il patrocinio di Cosmetica Italia riflette l’impegno dell’industria cosmetica nel gettare una luce sulla funzione anche sociale del cosmetico. Al momento sono 19 le aziende che supportano La forza e il sorriso con 25 marchi (AlfaparfGroup, Avon, Beiersdorf, Bottega Verde, Clarins, Colgate-Palmolive, Estēe Lauder, Framesi, Garnier, GlaxoSmithKline Consumer Healthcare, Istituto Ganassini, Lancôme, La Roche-Posay, L’Erbolario, Lierac Paris, Lisap, L’Oréal Paris, Maybelline NY, Paglieri, Rottapharm Madaus, Shiseido, Sinerga, Vagheggi, Vichy, YSL Beauté).
La Dr.ssa Luisa Bonetti, psiconcologa presso l’Ospedale Treviglio – Caravaggio di Treviglio, uno dei 45 Enti Ospitanti del progetto, commenta così l’iniziativa:
«Un viaggio accidentato quello delle pazienti oncologiche, fatto di un’alternanza di stati emotivi, dove la speranza e la fiducia si avvicendano al timore, a volte alla disperazione. Anche noi che, strada facendo, cerchiamo di accompagnare le persone cercando di trovare e riscoprire con loro e in loro risorse e possibilità, spesso nascoste, per fronteggiare la situazione, ci troviamo a fare pezzi di strada e a incontrare compagni di viaggio, spesso inaspettati.
Tra questi La forza e il sorriso. Noi che cerchiamo di accogliere e dar voce ai vissuti legati alla malattia spesso segnati dai termini opposti della fragilità e della tristezza, abbiamo dato il benvenuto a questa proposta che consideriamo un importante contributo nel contesto degli interventi e delle attività rivolti alle donne colpite da tumore. Una proposta ancora più preziosa perché, in un mondo in cui prevale e si insegue con ogni mezzo l’immagine della donna bellissima e perfetta, sa riconoscere che per una donna malata di cancro è ancora più difficile trovare accettazione e riconoscimento della propria femminilità. La proposta dei “laboratori di bellezza”, come momenti nel percorso di cura è per noi importante perché introduce la possibilità di fermarsi, di guardarsi e di sperimentare che è possibile, pur nella malattia, riprendersi cura di sé, riprendere contatto con la propria pelle, il proprio viso, i propri occhi.
Un momento per truccarsi è riduttivo, offensivo. Un momento per riprendersi cura di sé è una cosa grande. Si ride, si scherza, si piange, ci si racconta, nei laboratori. Si tiene il proprio fardello, lo si mette in parte in comune, si guarda e si prende parte di quello delle altre. Ci sono nuove compagne di viaggio, le operatrici di bellezza messe a disposizione dal progetto, attente e discrete che guidano con gesti sicuri verso risultati sorprendenti perché si apra un varco di gioia, di sorpresa, di un rimirato “sono veramente io!”.
C’è un contenitore, la presenza della psicologa, per dar senso all’esperienza, alle parole e alle emozioni di questo pezzo di strada insieme. C’è un viaggio che continua».
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