La scrittrice Elena Rossi “approda” mercoledì 4 marzo alle ore 17:00 allo “Scaffale del Mann – libri ed arte in una nuova rassegna dell’archeologico” di Napoli, con il suo Onda e Altri Racconti, (Kumacreola _ Cosmo Iannone edizioni).
Già Vincitore del Premio Franco Cuomo International Award nel 2019 al Senato della Repubblica per la Sezione scrittori emergenti, Onda e altri racconti è una raccolta di racconti emozionanti e coinvolgenti, sorretti da una scrittura incisiva e nel contempo priva di enfasi. Storie di donne di paesi diversi, la cui esistenza, in alcuni casi serena, anche felice, è stata all’improvviso tragicamente segnata.
Scrive nella prefazione del volume Erminia Dell’Oro: “i problemi legati all’immigrazione creano, oggi più che in passato, infinite difficoltà a chi fugge da guerre, da dittature, dalla fame, da soprusi, per approdare, finalmente, nella Terra Promessa, che Terra Promessa non è. Ben vengano i racconti di Elena Rossi, testimonianze di vite smarrite e non sempre ritrovate, raccolte o anche immaginate osservando donne e bambine devastate da tragiche esperienze. Donne che sono tra noi, ma che quasi mai vediamo. Eppure basterebbe uno sguardo, una parola per avvicinarsi all’altro. E l’altro potremmo essere noi, che per caso e non per merito, siamo nati in luoghi ben lontani da guerre e altre tragedie. Donne costrette a lasciare il proprio paese, gli affetti, affrontando drammatici viaggi, donne spesso ridotte a merci da trasporto”.
Come Souad, che viene da un paese africano, dove la sua vita scorreva tranquilla, insieme al marito, alla sua gente. Ma all’improvviso tutto cambia e Souad si trova incinta su un barcone, sofferente ma con la speranza di poter dare al suo bambino una vita dignitosa, come l’ha avuta lei.
Bellissimo, onirico eppure legato alla realtà, il racconto “La strega di Mosul”. Una bambina si salva da un bombardamento in Iraq, i suoi familiari muoiono. La spaventosa realtà, il fragore delle bombe, le urla, si trasformano, nella mente della bambina, in una fiaba crudele, che tra realtà e immaginazione, esercita il suo potere malefico. Ma la strega è più forte, e la battaglia che si svolge nell’inconscio della bambina non ha fine, nemmeno nel centro accoglienza dove viene curata, dopo essere stata portata via dall’Iraq.
O ancora il racconto straziante della ragazzina che sposa un giovane da lei amato, bello e ricco, ignorando la crudele sorpresa che l’aspetta, ci ricorda che ancora oggi, nel mondo, molte bambine devono subire la barbara pratica dell’infibulazione.
Suggestivo anche “La baia delle sirene”, storia di una ragazzina siciliana degli anni cinquanta, violentata da un gruppo di giovani. Il silenzio, per anni e anni, dentro di sé, e il tormento che attraverso la pittura si trasforma in arte. E l’arte la condurrà verso l’amore per un’altra donna. Ogni giorno incontriamo persone che vengono dalle realtà descritte nel libro di Elena Rossi. I suoi racconti inducono inevitabilmente alla riflessione. E oggi più che mai occorre meditare sul difficile percorso di “persone come noi”, sul dovere dell’accoglienza, e di combattere contro le ingiustizie. Elena Rossi, di sicuro ha dato il suo prezioso contributo con la scrittura, arma potente e indistruttibile.
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