Immaginate di entrare in un’ atelier d’artista.
Ci sono artisti, pittori, scultori, scrittori, fotografi e poeti.
Ci sono modelle, attrici, cantanti, muse, poetesse, ballerine ed entraineuse.
I colori sono densi e profondi, come pensieri suggestivi e aerei. Rosa antico e rosa cipria, melanzana e bordeaux , ottanio e marron glacée. Panna, ecrù e mauve. Grigio perla e grigio antracite. Cammello e il classico bianco e nero.
Talvolta maglie squillanti di giallo acido, arancio e turchese. Tessuti maschili e sete a ori grandi e visi disegnati ad acquerello. Pizzi e merletti. Ruches e volantes. Velluti e perline. Paillettes e plissèe. Tulli e lane check. Damaschi e grisaglie. Gessati e animal print.
Stampa geometrica con acronimo che richiama ambienti illuminati da una candela.
Le linee sono sciolte e rigorose o arruffate e arzigogolate. Parka unici recuperati e riassemblati con inserti e incastri di tessuti dismessi. Ci sono maglie recuperate effetto irlanda smontate e ricamate. Maglie a jacquard geometrici con mix di lati e mohair garzato. Effetti patchwork multicolor a volte ingabbiati in morbidi tulle a pois o impreziosite da bande di paillettes zebrata nera e oro. Tocchi di ciniglia marezzata lavorata a block color con perle.
Pezzi unici supercolorati con il classico volto ad intarsio con interventi di tessuto damascato.
Camicie bianche interrotte, grembiuli scomposti, abiti increspati, giacche smoking suddivise perché il caos ha un suo ordine interiore.
Antonio Marras, fra arte, letteratura, viaggi, città, campagna, passato e presente, con tutto il suo mondo, attratto per prima cosa dal piacere di conoscere, sedurre ed esser sedotto e circondarsi di cose belle perché, in fondo, è questo il vero segreto della vita: “Bellezza è Verità. Verità è Bellezza”.