Un’altro importante riconoscimento per la cucina dominicana.
La vibrante e cosmopolita città di Santo Domingo è stata nominata, per il secondo anno consecutivo, capitale gastronomica dei Caraibi dall’Accademia ispanoamericana della Gastronomia riunita nell’Assemblea Generale a Madrid, della quale fanno parte 14 paesi dell’America latina.
Tale riconoscimento ha l’obiettivo di inserire la capitale della Repubblica Dominicana tra le destinazioni gastronomiche di punta, far conoscere la deliziosa cucina creola e l’ampia offerta gourmet, oltre a contribuire allo sviluppo del turismo dominicano e alla crescita economica nell’isola.
Santo Domingo, in particolare, è già ricca di indirizzi gourmet di alto profilo. Tra gli indirizzi da non perdere, in un tour in città, c’è il ristorante Jalao, locale in area coloniale, che prende il nome da un dolce tradizionale, guidato da Noemi Diaz che offre una cucina autentica cento per cento dominicana. Degno di nota il Buche Perico, primo ristorante serra dei Caraibi, che presenta una cucina contemporanea dominicana con ingredienti del territorio e utilizzando tecniche sofisticate e creative. Ottimo il ristorante Travesías a cura della Chef Tita, un viaggio tra i sapori, aromi ispirati ad antiche ricette che utilizzano solo prodotti locali sapientemente elaborati. Per una cucina più leggera da non perdere c’è il Time dello chef Saverio Stassi che propone una cucina vegetariana invitante basata sui prodotti biologici del territorio.
Per finire in dolcezza, merita una tappa Xocolat a Santo Domingo, laboratorio della chef Diana Munné, prima produttrice di cioccolato dominicano con un proprio marchio di cioccolatini.
La cucina dominicana è unica perché affonda le radici nel patrimonio di differenti culture, quella dei primi abitanti, gli indiani Tainos, della tradizione spagnola e africana.
Da questo melting pot discende la gastronomia dell’isola che acquisisce sempre più un carattere proprio e che grazie a questo è stata nominata nuovamente Capitale Gastronomica dei Caraibi.