Questa è la settimana di protesta della filiera del riso, che coinvolge gli agricoltori, le cooperative e i consorzi, le riserie artigiane, i mediatori e le grandi industrie di trasformazione.
Ad annunciarlo, la Cia-Confederazione italiana agricoltori – nel precisare che la filiera unita ’’chiede un intervento deciso del governo sull’Ue, nel semestre di presidenza italiana a Bruxelles, per fermare il flusso enorme di riso asiatico a dazio zero che entra in Europa a prezzi troppo bassi, creando una concorrenza ‘sleale’ che strozza produttori e industrie’’.
’’Il mondo risicolo italiano è esasperato – dichiara la Cia – per questo ha deciso di scendere in piazza, unito, sospendendo a rotazione le compravendite nelle principali Borse Merci delle province risicole – sottolinea la Cia -. Si inizia con Novara, per poi proseguire con Vercelli e Milano, per arrivare oggi 16 luglio a Pavia e il 18 a Mortara. La richiesta è sempre la stessa: Bruxelles deve applicare la clausola di salvaguardia contro i Paesi Eba, con cui vige l’accordo bilaterale ‘Everything but Arms’. Solo così si potrà porre un limite quantitativo all’import di riso proveniente, in particolare, dalla Cambogia’’.
Fonte: ANSA
*La rubrica GOURMET è a cura di Lovetaly.it, il portale alla ricerca del buon cibo, alla portata di tutti.
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