Un paio di buone scarpe, un po’ di voglia di mettersi alla prova e la curiosità di intraprendere un viaggio che fa del cammino l’esperienza centrale: ecco i viaggi a base di trekking, itinerari che si snodano su percorsi più o meno impegnativi e che consentono al viaggiatore di conoscere e apprezzare i panorami e soprattutto le persone incontrate durante il cammino.
Un modo di viaggiare lento, che mette ciascuno di fronte ai propri limiti, una piccola sfida da affrontare con entusiasmo: perché non è vero che in montagna possono andare soltanto gli alpinisti!
Trekking fra i monasteri
Si pensa alla montagna come un luogo di natura inviolata, ma l’Armenia ci smentisce e ci dimostra che essa può essere luogo di cultura, spiritualità e storia: fra le vette, le valli e canyon di questa terra millenaria sorgono infatti numerosi monasteri rupestri, chiese cristiane e templi pagani, caravanserragli e osservatori astronomici. Edifici millenari che raccontano la storia di un paese che, da sempre, è stato crocevia di culture diverse e che oggi è magicamente sospeso fra tradizione e modernità.
Il trekking facile e adatto a tutti i viaggiatori conduce fino ai piedi del Monte Ararat dove, secondo la Bibbia, si fermò l’Arca di Noè al termine del Diluvio, per toccare altri luoghi leggendari, come il monastero di Goshavank, dove si trova la rarissima croce in pietra detta “la ricamata”, il tempio di Garni e il monastero rupestre di Ghegard.
Il grande West degli Stati Uniti
Cos’hanno in comune “Butch Cassidy”, “Zabriskie Point”, “Ombre Rosse” e “Sentieri Selvaggi”? Oltre ad essere film molto amati dal pubblico, hanno in comune i grandi parchi dell’Ovest americano! Il cinema ha infatti sfruttato al meglio la maestosa scenografia naturale offerta da questi luoghi selvaggi per ambientarvi alcune fra le scene più indimenticabili della storia del cinema, dagli inseguimenti con le diligenze ai duelli fra cowboy e indiani, fino alla fuga rocambolesca con annessa esplosione (immaginaria).
Camminate attraverso il Parco di Zion, sulle orme di Paul Newman e Robert Redford, attraverso un profondissimo canyon di rocce rosse che celano le verdissime Emerald Pools, una serie di piscine naturali, per raggiungere l’Angel’s Landing, un picco da cui si gode una spettacolare vista del parco a 360°; spostatevi poi al Bryce Canyon, dove fu girato “Deadwood Coach”, per un trekking che si snoda attraverso colonne di roccia rosse e rosa, che brillano al sole, e quindi al leggendario Grand Canyon, set di “Fandango”, per raggiungere Plateau Point o camminare lungo il West Rim al tardo pomeriggio, in tempo per godere di altro tramonto indimenticabile.
La Death Valley, uno dei luoghi più torridi della terra, offre una varietà di paesaggi davvero incredibile: durante il trekking si passa dalle dune di sabbia dorata che si stagliano contro i desolati pendii nerastri alle crostose celle esagonali delle Badwater, fino ai pinnacoli di sale del Devil’s Golf Course, e si raggiungono infine le colorate formazioni rocciose erose di Zabriskie Point, dove Antonioni ha ambientato il suo omonimo film.
Infine, lo Yosemite Park, la casa di Yoghi e Bubu: qui gli escursionisti più allenati potranno scalare l’Half Dome, una cupola di granito di quasi 3.000 metri d’altezza, mentre i meno esperti potranno cimentarsi in un semplice trekking fino a Glacier Point, il migliore punto panoramico del parco, per poi raggiungere il Mono Lake, uno dei laghi più antichi del pianeta.
Trekking nella storia: Perù
Fra le montagne che affascinano maggiormente i viaggiatori di tutto il mondo ci sono senza dubbio le Ande, culla di alcune fra le più ricche e misteriose civiltà della storia.
E proprio in quest’ambiente selvaggio e maestoso si snoda un percorso ideale per camminatori allenati: da Cachora, che si trova a quasi 3.000 metri di altitudine, si parte infatti per raggiungere il Canyon del Rio Apurimac, incuneato fra le spettacolari vette innevate della Cordigliera Vilcabamba.
Si scende nel canyon, considerato tra i più belli al mondo, passando da un ambiente montano ad una foresta di tipo tropicale, fino alle rive del fiume Apurimac. Da qui si prosegue per Choquequirao, un’antica cittadella inca terrazzata, sorella della più celebre Machu Picchu, che custodisce fra i suoi edifici cerimoniali un vero e proprio tesoro: i lama del sole, una serie di mosaici bianchi che rappresentano l’animale sacro degli Inca.
Il grande classico: il trekking in Himalaya
L’Himalaya, con i suoi Ottomila, è la destinazione da sogno per tutti i viaggiatori appassionati di montagna e cimentarsi con un trekking con vista sull’Everest è certamente un’esperienza indimenticabile.
Pur non essendo un viaggio per tutti, questo trekking in Nepal non presenta difficoltà alpinistiche, se non quelle legate all’altitudine: per vivere quindi l’emozione di camminare al cospetto dei giganti di pietra e conoscere le popolazioni locali, amichevoli ed accoglienti, bisogna solo essere ottimi camminatori, godere di buona salute ed essere sufficientemente allenati. Potrete così percorrere i sentieri che attraversano le valli, dove i villaggi si alternano a stupefacenti foreste di rododendri, magnolie e abeti giganti, e attraversare ponti sospesi sui fiumi per godersi infine lo spettacolo delle cime luccicanti che si stagliano contro il blu del cielo.
Trekking con vista sull’Oceano: le Hawaii
Sette grandi isole e decine di isolotti minori che si stagliano in mezzo all’Oceano Pacifico: le Hawaii sono un paradiso -inatteso- di biodiversità e di varietà geologica, dove vulcani attivi si alternano a canyon rossi e a lunghi litorali di sabbia bianca, nera e verde, dove fitte foreste pluviali si aprono per lasciare spazio ad immense cascate, e dove, fra deserti di lava, zampillano sorgenti calde.
Un trekking nelle Hawaii riserva davvero molte sorprese ed è ideale per chi ama camminare, ma vuole anche rilassarsi al mare, in un contesto naturale di grande fascino. Dopo aver camminato sul bordo di crateri di vulcani spenti, su scogliere di lava solidificata o su terrapieni da cui escono gas sulfurei, in un paesaggio primordiale e selvaggio, si può infatti fare una sosta alle rovine di un antico tempio hawaiano, in cui si praticavano sacrifici umani, oppure ad un villaggio polinesiano arroccato sopra le rocce o attraversare una foresta tropicale in cui crescono rigogliose felci arboree e ohia dai fiori vermigli. E per rinfrescarsi dopo la fatica, si può fare un giro in barca per vedere i delfini o fare snorkeling tra le mante, le tartarughe marine i pesci tropicali e, con un po’ di fortuna, avvistare una megattera di passaggio.
Una cartolina indimenticabile? Un’istantanea dello scintillio della lava che si fa strada sinuosa fra le rocce nere durante un’ultima passeggiata al chiaro di luna.
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