Mai come ora Marte è così presente nel nostro quotidiano attraverso le sorprendenti notizie che la Nasa comunica giornalmente ai media. Il pianeta rosso nelle opere di fantascienza è uno dei più popolari, sia come ambientazione che come luogo di provenienza di extra terrestri. La sua vicinanza alla Terra, la somiglianza tra molte sue caratteristiche, come il periodo di rotazione, l’inclinazione dell’asse di rotazione, le calotte polari, con quelle del nostro pianeta, il suo acceso colore rosso, sono tutti elementi che hanno contribuito a portare Marte all’attenzione degli scrittori. Migliaia i romanzi e racconti di fantascienza che parlano del pianeta. Molto meno interessata a Marte è stata, invece, la cinematografia. Non vogliamo ripercorrere tutta la filmografia del genere alla ricerca del pianeta rosso, ma ci limiteremo a qualche apparizione di Marte sullo schermo che abbiamo ritenuto più interessante.
Capricorn One
Dobbiamo andare nel lontano 1978 con Capricorn One di Peter Hyams, protagonista Elliott Gould, e ispirato ai libri di Bill Kaysing sulla teoria secondo la quale lo sbarco sulla Luna sarebbe stato un falso girato nei set cinematografici. Nel film di Hyams la destinazione degli astronauti è Marte. Qualcosa non funziona e la missione fallisce, ma la Nasa non può ammettere pubblicamente il proprio fallimento. Si decide quindi di simulare lo sbarco con delle riprese nel deserto. Ma un giornalista intraprendente sospetta qualcosa, e finisce con il ritrovare gli astronauti che non hanno mai lasciato la Terra.
Atto di forza
Un altro Marte interessante lo troviamo in Atto di forza del 1990 di Paul Verhoeven: è il Marte di Philip Dick, che ribalta un tema classico della letteratura americana, il mito della Frontiera, della libertà individuale portata al limite, mostrando l’altra faccia, quella degli emigranti, dei minatori, che scavano su Marte come scavavano il carbone nella Pennsylvania dell’800, quello dei lavoratori sfruttati e oppressi. Per contrasto il protagonista del film, Arnold Schwarzenegger, che sulla Terra è un semplice muratore, su Marte diventa un agente segreto al servizio diretto del Governatore.
Mission to Mars
Mission to Mars, di Brian De Palma, del 2000, con Tim Robbins e Gary Sinise, è una sorta di remake di 2001: Odissea nello spazio, ovvero dal realismo ipertecnologico al finale metafisico, e aperture a nuove prospettive per la specie umana.
Red Planet
Red Planet, sempre dello stesso anno, primo e ultimo film diretto da Antony Hoffman con Val Kilmer, Robert Duvalle racconta di un gruppo di astronauti preparato ad un viaggio di sei mesi verso il pianeta rosso con l’intento di colonizzarlo. Negli anni precedenti sono state lanciate su Marte delle sonde automatiche contenenti alghe geneticamente modificate per creare un’atmosfera respirabile dall’uomo, ma improvvisamente la percentuale di ossigeno ha cominciato a diminuire e i viaggiatori si recano sul pianeta per cercare indizi.
Sopravvissuto – The Martian
Arrivando ai giorni nostri, dallo scorso 1 ottobre potremo affrontare le insidie dell’habitat marziano insieme a Matt Damon, il protagonista del film Sopravvissuto – The Martian, che ci narra le vicende di un astronauta rimasto isolato su Marte in un vicino 2030. Pur essendo un film di fantascienza, la pellicola di Ridley Scott, tratta dal romanzo L’uomo di Marte di Andy Weir, ci mostra alcune tecnologie a cui la NASA sta già lavorando, in vista di una reale missione umana sul Pianeta Rosso proprio per il 2030. I piani per un ammaraggio sono già iniziati. Nel giro di un paio di decenni vedremo un uomo o una donna camminare sulla superficie di quel Pianeta Rosso che tanto ha stimolato l’immaginazione di scrittori e registi. Si tratterà di un’avventura lunga un anno e mezzo: saranno necessari dodici mesi per il viaggio di andata e ritorno e altri sei di permanenza. Un viaggio che sarà una delle sfide più ambiziose che l’uomo si accingerà ad affrontare, nel prossimo futuro. La Nasa ha già iniziato a provare la capsula che porterà la nuova generazione di esploratori spaziali ad affrontare il viaggio più affascinante e pericoloso che l’uomo abbia mai deciso di intraprendere, e dove gli astronauti dovranno convivere e risolvere con i vari problemi in altrettanti ambiti: da quello medico-psicologico a quello energetico-alimentare, dalla sicurezza alle comunicazioni. Potranno sempre contare sul supporto da Terra, ma in caso di emergenza, nessuno potrà andarli a salvare. Per ora, quindi, godiamoci il film!
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