Amate dagli inglesi da sempre, le produzioni di gin e birra valgono un tour.
Chi non si è mai dissetato d’estate con un bicchiere di birra fresca o non ha mai trascorso una serata con un gin tonic in mano?
Sono bibite apprezzatissime dagli italiani, ma gli inglesi ne sono particolarmente appassionati.
E allora perché non scoprirne segreti e storia in occasione di un week end a Londra?
La storia del Gin inizia in Italia, alla Scuola Medica Salernitana.
I monaci realizzarono per primi un distillato di alcol ricavato da cereali fermentati insieme al ginepro per farne…una medicina! Usato per scopi medici anche in Olanda, il gin approdò infine in Inghilterra e raggiunse il successo nel 1690 quando il re vietò l’importazione dei liquori francesi. La produzione era tale che addirittura si arrivò ad utilizzarlo come parte del salario degli operai, con la conseguenza di incoraggiare l’alcolismo. Nel 1730 a Londra si contavano circa 7mila negozi di gin. Quando il Parlamento intervenne con delle leggi, note come Gin Acts, i londinesi si riversarono nelle strade cantando “no gin, no king” in segno di protesta. Fu solo dopo a partire dal 1751 che la mania del gin cominciò a diminuire, pare a causa della nuova moda del tè.
Ciò che caratterizza il Gin è l’uso dei “botanicals” (erbe, spezie e sostanze aromatizzanti) che variano a seconda della ricetta segreta di ogni mastro distillatore. Il gin-tonic ha una storia curiosa: nacque nel 1800 quando ai soldati britannici di istanza in India si cominciò a dare il chinino contro la malaria. Il chinino però aveva un gusto orribile e i soldati per mascherarlo vi miscelarono gin e zucchero. Ed ecco così il gin tonic!
Il Gin Safari si fa in bicicletta nel vivace mercato di Southwark, a sud di Londra, ed esplora la storia anche sociale del gin e la relazione turbolenta della città con la sua bevanda preferita, accompagnato naturalmente da assaggi di diversi gin. I partecipanti vengono dotati di bicicletta, casco e bomboletta di vernice spray perché si visita anche una zona di graffiti.
Mentre nella maggior parte del mondo si consuma soprattutto la Lager, birra bionda a bassa fermentazione, nel Regno Unito sin dal Medioevo si preferisce la Ale ad alta fermentazione, distribuita nei pub in fusti. Le migliori birre artigianali contengono lieviti vivi e non essendo imbottigliate continuano a fermentare e a migliorare nel tempo e vengono servite ad una temperatura di 10-14 gradi.
Per scoprire i diversi tipi di birra artigianale c’è un tour dedicato: il Borough Market Craft Beer Tour. Una guida vi porterà in giro per vari locali dove servono birra artigianale nel Borough Market e nell’interessante area circostante, dove si trova il sito della vecchia fabbrica di birra Anchor e l’unica locanda per la sosta delle carrozze sopravvissuta della città. Agli assaggi di birra vengono abbinati degli stuzzichini.
Il Borough Market sembra abbia origine addirittura nel 1041, vicino a quello che era l’unico ponte sul Tamigi: il London Bridge. È un mercato coperto molto pittoresco, vivace e popolato, situato sotto i ponti della ferrovia, dove si vendono prodotti alimentari freschi di ogni tipo provenienti da tutta l’Inghilterra, specialità alimentari locali ed estere, dolci, pane, formaggi. Le bancarelle del mercato e numerosi bar e ristorantini nelle viuzze d’accesso offrono cucina tipica ed etnica.
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