La Grecia fuori, la Grecia dentro.
Non è la solita canzone estiva, il tormentone di un’estate ma l’altalenarsi continua di notizie sulla Grecia.
Dentro o fuori?
Troppo clamore, troppo inchiostro speso per una situazione che, numeri alla mano, già nel 2010 era destinata ad avere questa fine.
I mercati non sapevano, gli investitori non sapevano, l’Europa non sapeva.
Nessuno sapeva nulla!
Nessuno sapeva che la Grecia era in difficoltà da anni e che finanziare un sistema bancario, quello greco, già indebitato con l’Europa da tempo ma, soprattutto, un paese privato di una politica di crescita e sviluppo era come dare i soldi a chi sai che, per poterli restituire, dovrà chiederti altri soldi in cambio. Come definireste questa azione nel quotidiano?
Sarà la mia educazione “da strada” ma quando mi forzano a guardare da una parte, io guardo dalla parte opposta dove sicuramente si svolge il vero fatto.
E la Grecia, a mio parere, è lo specchietto per le allodole, è il forte suono che ti stordisce e che non ti fa ragionare su quello che sta realmente accadendo.
Quali sono i reali obiettivi dell’Europa? Quali sono i reali paesi che “l’Europa Germanica” sta puntando?
Di certo non la Grecia, vittima prescelta già da diversi anni. Forse l’Austria? Forse la Spagna? O proprio l’Italia?
Italia che mette paura all’Europa Germanica, Italia ricca di menti, arte, creatività risorse ed energia vitale che altri paesi possono solo lontanamente immaginare.
Italia “forziere” della cultura europea. Salvata dalla sua impenetrabile serratura: la Costituzione Italiana. E’ questo il nostro punto di forza ma anche il nostro tallone di Achille.
Ed è per questo che stanno cercando di distruggerla, modificarla, annacquarla.
Se l’Europa Germanica riuscirà a cambiare la nostra costituzione, l’Italia sarà come tutti gli altri paesi europei, con il rischio di ritrovarsi in condizioni peggiori della Grecia.
Io ho sempre creduto in un’Europa unita. Un’Europa fatta dalla comunione di menti, culture e tradizioni atte a creare uno sviluppo globale e unitario.
Le nuove guerre non si combattono con i carri armati ma con le valute, i titoli, la finanza.
Siamo sull’orlo di una nuova invasione? Mi dispiace dirlo ma penso proprio di sì. Un’invasione “Economico-Finanziaria” che ci costringerà ad essere una delle tante colonie di questo tiranno chiamato Europa. Io non mi lascio intimidire. Noi non ci lasciamo intimidire.
Sveglia Popolo Italiano, sveglia Italia.
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