Inattesi contrasti: Giappone e Corea del Sud

Il paese del Sol Levante costituisce un grande mistero per i viaggiatori occidentali: un luogo fatto di contrasti fra grande modernità e tradizioni millenarie, fra giardini zen e videogiochi, ciliegi in fiore e foreste di grattacieli, manager e geishe, che affascina e talvolta lascia interdetti, un paese conosciuto ed amato, ma che custodisce gelosamente la sua identità, tanto da renderla inafferrabile agli stranieri. Ancora più sconosciuta la Corea del Sud: il paese del Sole del Mattino è sempre stata terra di conquista e scorribande per i vicini cinesi e mongoli, ma per secoli è rimasta isolata e, fino a pochissimi anni fa, completamente ignorata dalle rotte turistiche. Seul, definita la capitale più cool dell’Asia, è un groviglio di grattacieli e antichi mercati, piccole sale da tè e giganteschi shopping mall, giardini segreti e piccoli fiumi: insomma, il luogo perfetto dove fare shopping, visitare musei, assaggiare piatti mai provati e perdersi; ma il resto del paese è ancora più affascinante: fra i piccoli villaggi con i tetti in paglia, i santuari scavati nella roccia, gli antichi templi in legno, i colorati mercati dove acquistare erbe medicinali, si respira un’aria rarefatta, immobile, quasi senza tempo. Impossibile non lasciarsi incantare dai sorrisi delle persone, dalle architetture che hanno resistito agli attacchi dei secoli e delle intemperie, dalle vestigia di una cultura complessa e infarcita di buddhismo e confucianesimo, che ha plasmato l’identità del popolo coreano e l’ha fieramente difesa dai tentativi di invasione provenienti dall’esterno: un esempio di resistenza pacifica, di forza delicata che incanta.

[qui il tour dettagliato]