Un grande appuntamento attende la città di Livorno, il prossimo 21 settembre. Promossa da Progetto Editoriale, con il patrocinio dei Comuni di Livorno e Cecina, dell’Associazione Internazionale di via Margutta e della Camera di Commercio Maremma e Tirreno, verrà presentata la mostra Immaginare Leonardo, presso il Castello di Sonnino, nella ricorrenza del Cinquecentenario della scomparsa del Maestro Vinciano. L’esposizione, ad ingresso gratuito, sarà itinerante, di cui una tappa particolarmente significativa è prevista a Roma ad ottobre presso la Galleria Vittoria in via Margutta. La mostra si caratterizza attraverso oltre trenta opere di noti artisti italiani insieme ad esponenti significativi della Nuova Scuola Romana, i quali si sono ispirati alla figura e all’opera di Leonardo e alla sua straordinaria attualità, non solo per coloro che lo amano ma anche per le nuove generazioni, in considerazione del fascino indiscusso di “genio del passato e del presente”. Pittore, architetto, scultore, scrittore, teorico dell’arte, scienziato e ingegnere, ideatore di una nuova maniera, ricercatore in ogni campo, prosatore originalissimo e spirito di creatività senza tempo. Collegare Leonardo a Livorno è frutto di un viaggio immaginario. Non sappiamo infatti se vi sia mai stato, ma la famiglia Medici, il suo legame con il Maestro e il rapporto della stessa con la città, trasformatasi poi nel più ricco porto franco della Toscana, costituiscono un formidabile collante di originale valenza nazionale.
È importante evidenziare due aspetti difficilmente riscontrabili insieme per contemporaneità e rilievo:
Il primo è senz’altro Leonardo stesso con la riproposizione e la contemporanea attualizzazione della sua figura nella ricorrenza del 500° della scomparsa. Una dimensione quella del Maestro che si apre a nuove analisi, indagini, interrogativi e valutazioni nella rappresentazione a noi più prossima di uno dei massimi precursori del pensiero moderno, nel ruolo del tutto inedito di primigenio intellettuale europeo. Un’attualità quindi, reale e non retorica, del pensiero e dell’opera di Leonardo da Vinci.
Il secondo aspetto caratterizzante è nondimeno il luogo che ospita l’evento e la sua storia. È molto interessante evidenziarlo poiché Leonardo non è mai stato presumibilmente a Livorno, ma qualora si sarebbe certamente interessato alle opere di ingegneristica, ai canali in costruzione, all’idraulica necessaria, all’organizzazione del sistema portuale, nonché alla regolamentazione delle acque ed al loro impatto ambientale.
Probabilmente Leonardo sarebbe stato attirato dal Forte Mediceo sulla scogliera di Quercianella, che viene edificato più o meno negli stessi anni, per poi trasformarsi nel tempo nel Castello dei nostri giorni. Il Castello di Sonnino a picco sul mare racchiude in sé una storia ai più sconosciuta ed antica, oltre a custodire in una grotta naturale il sarcofago in marmo delle Apuane con le spoglie del Barone Sidney Sonnino, protagonista della politica italiana fra la fine del XIX secolo e gli inizi del ‘900. Un sito mozzafiato, una prua che penetra nel Mar Tirreno, diventando esso stesso elemento primario di caratterizzazione del paesaggio.
La mostra, curata da Tiziana Todi, con Leonardo protagonista assoluto, si avvale a corredo di un elegante catalogo edito da Progetto Editoriale Editions, nel quale sono riportate tutte le opere in esposizione nonché le schede descrittive degli artisti per così dire “leonardiani”: Chiara Abbaticchio, Xante Battaglia, Tiziana Befani, Sonia Bellezza, Stefania Catenacci, Amalia Cavallaro, Francesca Cervelli, Claudio Cignatta, Alessandro Cignetti, Daniele D’Amico, Sonia De Rossi, Roberta Di Sarra, Daria Faggi, Daniela Foschi, Giuseppe Frascaroli, Paolo Gallinaro, Nicoletta Gatti, Micaela Giuseppone, Maria Rita Gravina, Angela Palese, Tommaso Pensa, Eleonora Pepe, Daniela Poduti Riganelli, Gualtiero Redivo, Marco Rossati, Fabio Santoro, Rosamaria Salkin Sbiroli, Renata Solimini, Claudio Spada e Rodolfo Villaplana.
Oltre ai tanti autorevoli ospiti, va segnalata la partecipazione di Philippe Daverio quale protagonista d’eccezione al dibattito organizzato per la circostanza. Uno degli aspetti che lega Daverio a Leonardo è certamente una milanesità differita, tra le arti e il pensiero, ma in particolar modo nell’ambito di un’architettura concettuale e di intenti di cui Milano ne rappresenta da sempre un emblema geniale. All’inaugurazione della mostra prevista alle ore 17:00 seguirà poi alle 18:30 il convegno Leonardo a Livorno. Tra i relatori Tiziana Todi, Direttrice della Galleria Vittoria in Via Margutta a Roma, parlerà del rapporto fra arte rinascimentale, arte moderna e contemporanea, Giosué Allegrini, Capo Ufficio Storico della Marina Militare Italiana e noto critico d’arte, racconterà invece di Leonardo, nelle suggestioni dovute alla costruzione della città di Livorno sulle acque, rappresentando contemporaneamente il tramite ideale tra antico e moderno. Philippe Daverio, storico dell’arte, docente, saggista e narratore televisivo ci porterà alla scoperta di un Leonardo sconosciuto e misterioso, fin dalle profondità del suo pensiero oltre ogni più ragionevole confine. Concluderà Francesco Malvasi, Direttore Artistico di Progetto Editoriale, che illustrerà invece le ragioni stesse del lungo impegno della Casa Editrice relativamente al pensiero ed all’opera del Maestro che ha dato vita nel tempo ad una significativa politica editoriale di riferimento. Illustrerà altresì le ragioni della scelta di Livorno, spaziando fra la Toscana e Milano, in una proiezione europea e nello scorrere di un percorso culturale che di fatto ci accompagna da Leonardo, dal Rinascimento tra le varie epoche fino ai nostri giorni.