Angela Missoni prosegue quella che appare una ricerca di empatie artistiche, affiancamenti e interazioni creative incentrate sulla materia e sul colore. Affidando la concezione di un environment nello spazio MISSONI di via Solferino, durante la Milano Design Week, alla visionarietà di Alessandra Roveda, che con i fili di lana colorati ama rivestire oggetti e arredi della memoria.
In occasione della Milano Design Week, ha concepito per l’occasione un progetto totalizzante, un magico fiabesco interior ricoperto in ogni sua parte di maglia variopinta. Per dare vita così a una delle sue opere più spettacolari, impegnative e ambiziose. Straordinario saggio d’arte e artigianalità, il lavoro di Alessandra Roveda ridisegna e reinventa lo spazio cosi come la consistenza e la concezione degli elementi d’arredo, trasformando l’habitat in un’esperienza avvolgente e coinvolgente, sensuale, colorata e morbida, che assegna alla maglia il ruolo di assoluta protagonista. E trasforma il crochet in un’affascinante onnicomprensiva veste delle cose, un trait- d’union tra passato e futuro, rendendo evocativa e al tempo stesso imprevedibile, aliena e unica la fisionomia di mobili della memoria, comuni oggetti d’affezione come divani, letti, poltrone, libri, librerie, orologi a pendolo e molto altro ancora. Completamente manuale, la pratica artistica di Alessandra Roveda evidenzia molti punti di contatto con il linguaggio Missoni, articolando all’infinito fili colorati e punti all’uncinetto in quella che appare una texture pittorica sui generis. Un mondo sorprendentemente rivisitato e trasfigurato, in cui la realtà diventa fiaba, trama di presenze surreali fantasiose e ludiche, ricognizione e divagazione nell’intimità del sé, nella sfera dei propri personali ricordi domestici.