Aperta al pubblico lo scorso 28 marzo, la mostra “Home. 175 anni di innovazioni insieme a P&G” realizzata dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e promossa da Procter & Gamble, è un’esposizione che unisce ricordi e aspirazioni, nuove tecnologie e antiche ricette, in un viaggio emozionante a cavallo tra passato, presente e futuro. Divisa per isole tematiche, ognuna contraddistinta da un colore specifico, la mostra conduce il visitatore tra le stanze di un’abitazione “ideale” ricostruita per raccontare l’evoluzione della cura domestica e dell’igiene personale, attraverso oggetti un tempo comuni, oggi spesso dimenticati o sconosciuti, eppure progenitori di molte delle comodità moderne.
Divisa per isole tematiche, ognuna contraddistinta da un colore specifico, la mostra conduce il visitatore tra le stanze di un’abitazione “ideale” ricostruita per raccontare l’evoluzione della cura domestica e dell’igiene personale, attraverso oggetti un tempo comuni, oggi spesso dimenticati o sconosciuti, eppure progenitori di molte delle comodità moderne.
“Pillole di scienza” raccontano piccole, grandi conquiste che hanno contribuito a rendere le attività domestiche quello che sono oggi. Da dove viene la lavatrice? Come si fabbrica il sapone? Perché la cenere pulisce? Come ci si faceva il bagno e come ci si radeva il viso? Una storia che va dai tempi in cui, per fare il bucato, era necessario recarsi ai lavatoi pubblici, produrre in casa il sapone, in cui gli stracci per i pavimenti erano lavorati a maglia e i mobili andavano incerati, alle prime dimostrazioni porta a porta di aspirapolveri e ai prodotti cosmetici di massa. Il visitatore si trova faccia a faccia ora con i “rimedi della nonna” ora con strumenti ultramoderni per la cura del corpo e della casa, a cui oggi non sappiamo più rinunciare. Può scoprire come la pratica del belletto, ad esempio, con cui le donne, negli anni ’30, donavano freschezza al viso, abbia assunto le forme di un trucco più leggero e naturale, lasciando che henné per capelli e cere al piombo venissero sostituiti da prodotti delicati e scientificamente avanzatissimi.
Ancora, attraverso interessanti videoricette, interpretate da un’attrice in costume, ha modo di misurare la fatica che un tempo richiedeva la cura domestica, per esempio apprendendo i segreti per preparare un ottimo budino senza i moderni utensili (ma con “tanta buona volontà”) o la scomoda ricetta a base di cenere di felci di uno smacchiatore per i tessuti. A ogni area tematica, inoltre, corrisponde un personaggio icona che con le sue invenzioni ha contribuito a cambiare storie e abitudini di intere comunità. Si scopre, per esempio, come si è passati dai primi “abbrustola-pane”, esibiti in salotto come oggetti simbolo di prestigio sociale, alle cucine orientate al design, alla funzionalità e all’eleganza dei giorni nostri.
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