NYC & Company, ente del turismo di New York City, ha denominato il 2019 come Anno del Pride, Year of Pride. New York City è la principale destinazione LGBTQ negli Stati Uniti e, nel corso degli anni, ha accolto turisti di ogni orientamento sessuale ed età, provenienti da ogni parte del mondo. Quest’anno NYC propone ancora più iniziative ed eventi, prima, durante e dopo il WorldPride e il 50° anniversario dei moti di Stonewall, le cui celebrazioni sono in programma a giugno. Il WorldPride si terrà a NYC – per la prima volta in assoluto sul suolo statunitense – dal 25 al 30 giugno, con 4 milioni di visitatori previsti per l’evento. Il 28 giugno 1969, in seguito a un raid della polizia, scoppiarono dei moti di protesta allo Stonewall Inn del Greenwich Village, considerato ora il primo monumento nazionale dedicato ai diritti della comunità LGBTQ.
Numerose le mostre e gli eventi dedicati già in corso o a partire dalla primavera in tutti i distretti della grande mela, eccone alcuni a Manhattan:
Love & Resistance: Stonewall 50 – fino al 14 luglio alla New York Public Library, Bryant Park, Manhattan.
La mostra analizza la nascita dei primi movimenti per i diritti civili della comunità LGBTQ negli anni ’60 e ’70 attraverso le fotografie di pionieri del giornalismo come Tobin Lahusen e Diana Davies.
Art After Stonewall, 1969–1989
NYU’s Grey Art Gallery, Manhattan – dal 24 aprile al 20 luglio
Leslie-Lohman Museum, Manhattan – dal 24 aprile al 21 luglio
Presentata in due parti, questa è la prima grande mostra che analizza l’impatto del movimento per i diritti civili LGBTQ sul mondo dell’arte. Le oltre 150 opere d’arte e materiali di artisti del calibro di Nan Goldin, Holly Hughes, Robert Mapplethorpe, Tim Miller, Catherine Opie e Andy Warhol sono presentate insieme a quelle di artisti che hanno interagito con la subcultura queer.
Camp: Notes on Fashion – dal 9 maggio all’8 settembre
The Met Fifth Avenue, Manhattan
La mostra primaverile del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art, preceduta dall’attesissimo Met Gala, esplora le origini dell’estetica del camp attraverso circa 200 oggetti, tra cui abbigliamento femminile e maschile, sculture, dipinti e disegni dal XVII secolo fino ai giorni nostri. Il titolo della mostra si ispira al saggio del 1964 della scrittrice Susan Sontag, “Notes on Camp”.
You might also like
More from Events
Carnevale di Venezia: il Gioco, l’Amore e la Follia
“La vita è un gioco della follia in cui il cuore ha sempre ragione”. L’affermazione di Erasmo Da Rotterdam ispira …
Carnevale di Nizza: Re della moda
Per 15 giorni il Carnevale di Nizza, con le sue due manifestazioni, la Sfilata dei carri (diurna o notturna) e …
Milan Fashion Club
Provocante, fresco, fuori dagli schemi: Milan Fashion Club è l’evento che, per la sua seconda edizione, rinnova la sfida: democratizzare …