Nozze d’argento per Invito alla Danza, la più antica manifestazione romana dedicata a quest’arte che festeggia nel 2015 il suo XXV anniversario realizzando, com’è nel suo stile, spettacoli di innovazione culturale, grande danza e multidisciplinarietà secondo un cartellone variegato. Per valorizzare questo importante anniversario, il Festival ha riconquistato il suo spazio storico a Villa Pamphilj.
Apre il cartellone, il 16 luglio, la Nueva Compañia de Tango Argentino di recente formazione e al suo debutto romano con lo spettacolo El ultimo Tango, dedicato alla musica di Piazzolla mirabilmente eseguita dall’Orquestra Minimal Flores del Alma. A seguire il 21 luglio, in prima assoluta, lo spettacolo L’ultimo rifugio realizzato in collaborazione con la compagnia Egri Bianco Danza e il sito archeologico museale del Bunker del Soratte. Lo spettacolo interdisciplinare con musica live, testo recitato, video multimediale e filmati d’epoca, unico nel suo genere, realizza un’interessante innovazione teatrale. Dopo il debutto romano, la performance verrà riproposta il 26 luglio all’interno del Bunker del Soratte.
Il 23 luglio appuntamento stabile con la primaria compagnia di danza Aterballetto che presenterà lo spettacolo Certe notti su musiche e poesie di Luciano Ligabue e coreografia di Mauro Bigonzetti. La performance rappresenta un cammino nella notte intesa come rigeneratrice di una realtà intima personale.
Invito alla Danza apre quest’anno a un nuovo genere teatrale in cui si mescolano momenti di clownerie, cabaret, street-dance, mimo e proiezioni video. Tutto questo è lo spettacolo “Scotch imBALLATI vivi” che arriva a Villa Pamphilj il 28 e 29 luglio e coinvolge i Bandits Crew e i Falappa Project.
In questo momento è particolarmente fragile la situazione della danza classica che sempre meno viene rappresentata e che, per non sparire definitivamente dai palcoscenici italiani, ha bisogno di essere tutelata: nel cartellone 2015 l’appuntamento col balletto è il 31 luglio e viene rappresentato dal Gala Giuseppe Picone e i grandi della danza. Con l’étoile partenopea si esibiscono i migliori danzatori dello scenario internazionale, attualmente principals nei più importanti teatri e compagnie.
Chiude il cartellone, nell’ambito dell’Estate Romana, la Spellbound Contemporary Ballet con una serata a lei dedicata. Il 3 agosto la compagnia guidata da Mauro Astolfi si esibirà infatti nello spettacolo Serata Spellbound formato da tre diverse coreografie.
All’inizio dell’autunno, con date ancora da definire, Invito alla Danza proporrà due progetti realizzati in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza. Il primo, Formidabili quegli anni, ricostruisce le performances dei grandi coreografi che hanno introdotto in Italia, e a Roma in particolare, la Modern Dance americana (Elsa Piperno, Joseph Fontano e Nicoletta Giavotto) e delle tecniche di riferimento per la conoscenza e la diffusione della danza contemporanea nei suoi linguaggi fondamentali (Graham, Limòn e Cunningham). Il progetto si articola in un triennio e ripropone nel 2015 le coreografie più significative degli anni ’70 e ’80. Il secondo, Trenta e’ Bello (il titolo prende spunto dall’età dei partecipanti) è frutto di un programma ideato da Invito alla Danza nel 1996 atto a stimolare e supportare la creatività giovanile, promuovere i giovani coreografi e rinverdire la danza degli anni a venire.
Un giro di boa, questo venticinquesimo di Invito alla Danza, che conferma la passione, la determinazione e la qualità delle scelte per una proposta articolata e sempre allineata con i nuovi linguaggi della contemporaneità. Come afferma Marina Michetti, direttrice artistica della rassegna: “La freschezza, l’entusiasmo, l’ingenuità degli esordi hanno negli anni ceduto il passo ad una volontà ferrea e ad una professionalità a volte esasperata, grazie alla quale però siamo cresciuti e andati avanti. Grandi però le soddisfazioni, il piacere insostituibile di aver realizzato nella maggioranza dei casi qualcosa di bello o di unico, confortante l’accoglienza e la richiesta del pubblico. In tutti questi anni di lavoro non ci siamo mai allontanati dai nostri obiettivi: dare pari dignità ai diversi stili di danza, presentare nuove proposte, artisti e compagnie esordienti nel nostro paese, senza dimenticare i grandi eventi. In altre parole creare una ‘cultura della danza’.”
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