Nel cuore dell’Indocina si trovano alcuni dei più importanti siti Unesco dell’Asia: Angkor, la fascinosa città Khmer cambogiana, Luang Prabang, adagiata sulle rive del Mekong in Laos, la baia di Halong, sorprendente insenatura nel golfo del Tonchino, Hoi An e Hue, in Vietnam.
Laos: una cittadina di case basse e antichi templi buddhisti, immersa nel verde della foresta; un colpo d’occhio carico di suggestione, che è valso a Luang Prabang la nomina a Sito Patrimonio dell’Umanità Unesco. Tra gli edifici più celebri della città spiccano alcuni gioielli: Vat Visoun, Vat Manorom, Vat Xieng Thong, conosciuto come Tempio della Città d’Oro, con stupa, cappelle e piccoli santuari, ed infine il Vat Mai, dalle pitture dorate.
Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’emozione che si prova ad Angkor, città-tempio cambogiana: centinaia di edifici ancora parzialmente immersi nella fitta vegetazione della giungla, centinaia di pinnacoli di pietra decorati riccamente con bassorilievi di danzatrici, di elefanti, di cortei sfarzosi e di grandi volti. Ogni tempio ha la sua caratteristica, che lo rende unico e speciale. Indimenticabile il Ta Prohm, un insieme di edifici che ormai vivono in perfetta compenetrazione con la foresta: le radici degli alberi e le liane argentate si avvolgono come serpenti attorno alle pietre, stritolandole in un abbraccio sensuale.
Il Vietnam vanta addirittura 3 siti Unesco, le cittadine di Hoi An e Hué e la baia di Halong; Hoi An, antico centro ricco di templi, pagode e vecchie case di ricchi mercanti, ricolme di arredi, decorazioni e oggetti di raffinata fattura, è celebre per il ponte coperto chiamato “ponte giapponese”, per la sua inconfondibile forma arcuata; Hué, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità Unesco per la sua ricchezza artistica, offre al visitatore importanti monumenti, tra cui il Mausoleo Imperiale di Tu Duc, il più suggestivo ed armonioso, la Pagoda di Tu Hieu-li, ex pagoda degli Eunuchi, la grandiosa Cittadella con la Città Proibita, voluta dagli imperatori Nguyen nel 1802 e costruita secondo i dettami della geomanzia cinese, e la Pagoda della Dama Celeste (Thien Mu), che sorge sulla sponda del Fiume dei Profumi.
Infine la baia di Halong, letteralmente il ”luogo dove i draghi scendono nel mare”, anch’essa Patrimonio Naturale dell’umanità UNESCO: come in un quadro di Magritte, si naviga tra centinaia di isolotti, faraglioni e scogliere bianche ricoperte di verdissima vegetazione. Sugli isolotti, piccole spiagge e numerose grotte, dove stalattiti e stalagmiti disegnano straordinarie scenografie; a pelo d’acqua invece i villaggi galleggianti delle popolazioni che abitano nella baia e vivono di pesca e di piccolo commercio: un mondo irreale e ricco di fascino.
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