È di qualche giorno fa la notizia (ilsole24ore.com) che mangiare troppi grassi, oltre che fare ingrassare, riduce la capacità di riconoscere gli odori.
A svelarlo uno studio svolto dai ricercatori della Florida State University in collaborazione con i colleghi dell’Università della West Georgia e della Larry A. Ryle High School e pubblicato sul «Journal of Neuroscience», che ha scoperto, fra gli effetti collaterali, la compromissione delle capacità olfattive in topi sottoposti a una dieta ricca di grassi.
L’effetto è risultato essere permanente, tanto che anche dopo essere stati mesi a dieta e aver perso peso gli animali che avevano ricevuto cibo grasso continuavano ad avere capacità olfattive ridotte rispetto agli altri. Questa riduzione di capacità è stata associata anche a importanti modificazioni strutturali del sistema olfattivo.
“I topi esposti a una dieta ricca di grassi avevano solo il 50% dei neuroni che possono lavorare per codificare i segnali olfattivi”, ha spiegato Debra Ann Fadool, coordinatrice dello studio. I ricercatori intendono ora verificare se gli stessi effetti collaterali si presentano in diete ricche di zuccheri e se, l’attività fisica possa aiutare a contrastare l’effetto del junk food sulle capacità olfattive. Una nuova strada nell’ambito della ricerca sull’obesità.
*La rubrica GOURMET è a cura di Lovetaly.it, il portale alla ricerca del buon cibo, alla portata di tutti.
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