Il suo stesso logo, realizzato come un origami digitale, diventa “metafora del fare”, richiamando quei valori insiti nel sistema agroalimentare italiano, profondamente ancorato alla terra ed al lavoro quotidiano dei contadini. Un vero marchio di fabbrica della genuinità dei prodotti che arrivano sulle tavole dei consumatori di tutto il mondo.
È “Cibus in Fabula”, il progetto artistico ideato dal digital storyteller Felice Limosani il cui concept è stato presentato questa mattina a Milano in occasione di una conferenza cui hanno partecipato oltre a Felice Limosani, Carlo Calenda vice Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Scordamaglia Presidente di Federalimentare e Antonio Cellie Amministratore Delegato di Fiere di Parma.
Il progetto, attraverso una live exhibition, porta in scena 13 murales, realizzati da street artist internazionali, ciascuno dei quali verrà ”remixato” in una video installazione con animazioni digitali. Il risultato, una performance live, visibile sulla facciata esterna del padiglione “Cibus è Italia – Federalimentare Expo 2015”, per raccontare in modo coinvolgente i temi portanti dell’Esposizione Universale.
Cibo, nutrizione e pianeta sono così narrati attraverso due differenti linguaggi contemporanei che prendono forma in un’ unica live performance per la quale Felice Limosani ha invitato appunto 13 nomi del panorama internazionale ( Giappone, Irlanda, Spagna, Francia, UK solo per citarne alcuni) operanti con tecniche molto diverse. Ogni singolo murales prenderà vita con la Video Art, codice espressivo dello stesso Felice Limosani. Arte urbana e povera affiancata alla tecnologia per stupire, provocare e riflettere, attraverso la creatività, sugli eccessi, i paradossi e le storture del nostro pianeta.
L’imponente installazione si compone, al centro, di un ledwall di grande impatto visivo (7 x 10 mt), mentre sulle due ali laterali, di due murales realizzati su tele monumentali di 70 mq: due supporti diversi per rappresentare all’insegna di “spray e pixel” 13 storie site specific. Per tutta la durata della manifestazione, gli artisti e Felice Limosani si alterneranno con cadenza bisettimanale, andando di fatto a “rimodulare”” il volto dello spazio espositivo dedicato alle filiere alimentari italiane allestito da Federalimentare e Fiere di Parma.
La kickoff story di Cibus in Fabula è “Picture of Health” del duo Felice Limosani – Maser ( 1 maggio), mentre ad omaggiare proprio il “saper fare dei contadini” dell’Italia e del mondo è la performance “Communicating vessels”, ( 12 giugno) del duo “pugliese” Agostino Iacurci e Felice Limosani.
Ispirata al principio fisico dei vasi comunicanti secondo cui, due contenitori messi in contatto attraverso un canale che li congiunge, sono in grado di bilanciare i loro liquidi, vuole sostenere l’interscambio e la comunicazione tra i popoli come le condizioni di un nuovo Rinascimento, quello di una più equilibrata distribuzione delle risorse e scandito da nuove parole d’ordine: equilibrio, armonia, cooperazione, ecologia, comunicazione, interazione.
Da un lato così “ il tangibile” ovvero la produzione eno-gastronomica del nostro Paese valorizzata da un tessuto imprenditoriale ancora legato in modo quasi antropologico alla terra che la rende unica al mondo. Dall’altro “l’ intangibile” ovvero le 13 tappe artistiche, oniriche e creative di un viaggio chiamato Food, mixando graffiti statici che attraverso la digital art prendono vita.
Felice Limosani acuto osservatore della realtà, fatta di contadini, della ribalta degli “chef, di junk food e grand gourmet, ama raccontare ciò che lo circonda attraverso un suo personalissimo digital storytelling che lo contraddistingue nel mondo. Non è quindi un caso se negli anni è passato con disinvoltura da Coca Cola, Ferrari, Nokia ai grandi marchi della moda come Armani, Adidas o Ferragamo e le sue installazioni sono state esposte al Louvre di Parigi, Palais de Tokyo, Sketch Gallery Londra Padiglione Mies Van der Rohe Barcellona solo per citarne alcuni.
“A Federalimentare e Fiere di Parma – ha dichiarato Felice Limosani – riconosco principalmente due meriti. Innanzitutto l’aver custodito e tramandato la cultura del cibo italiano, senza dimenticare la nutrizione e le sfide legate al nostro pianeta; in secondo luogo l’avermi dato totale libertà e sostegno per la creazione del progetto “Cibus In Fabula”. Considero questa apertura ai linguaggi espressivi contemporanei, una nuova mentalità che dà di fatto concretezza al Mecenatismo 2.0”.
Il padiglione “Cibus è Italia” per tutta la durata di EXPO, oltre ad essere lo spazio espositivo delle eccellenze alimentari, sarà anche luogo di creatività, sperimentazione e di cultura contemporanea. Il progetto “Cibus in Fabula”, in particolare, sarà arricchito da un corposo calendario di eventi che si terranno sia all’interno dello stesso padiglione di Federalimentare, sia negli show room milanesi.Un viaggio esperienziale tra l’industria dell’agroalimentare e quella del design accomunate da una stessa storia di tradizione e artigianalità.
Le opere realizzate dagli artisti presenti saranno poi raccolte in una mostra collettiva allestita in occasione di Cibus, il Salone internazionale dell’alimentazione, in programma alle Fiere di Parma dal 9 al 12 maggio 2016, per poi diventare un’evento culturale nel mondo.
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