Dalla collezione dellʼIsrael Museum di Gerusalemme giungono per la prima volta in Italia 140 lavori di uno degli artisti più amati del Novecento, Marc Chagall, il cui linguaggio è così universale da essere amato da tutti e da tutti conosciuto e riconosciuto e che, tra tutti gli artisti del secolo scorso, è rimasto fedele a se stesso pur attraversando guerre, catastrofi, rivoluzioni politiche e tecnologiche. Attraverso disegni, olii, gouache, litografie, acqueforti e acquerelli, la mostra racconta la sua poetica influenzata dal grande amore per la moglie Bella e dal dolore per la sua morte prematura avvenuta nel 1944, ripercorrendo la sua vita e la sua arte che fu commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee – dallʼoriginaria cultura ebraica a quella russa, allʼincontro con la pittura francese delle avanguardie.
Con il patrocinio di Roma Capitale, la mostra Chagall. Love and Life curata da Ronit Sorek è prodotta da DART Chiostro del Bramante e Arthemisia Group, in collaborazione con lʼIsrael Museum, e apre al Chiostro del Bramante dal 16 marzo fino al 26 luglio 2015. Fondato nel 1965, lʼIsrael Museum ospita collezioni di opere dʼarte che attraversano la cultura ebraica dalla preistoria al contemporaneo. Allʼinterno della collezione non poteva mancare lʼopera di Chagall, i cui lavori sono stati donati al museo dallʼartista stesso, dalla figlia Ida e da sostenitori dellʼistituzione che proprio questʼanno compie 50 anni e per lʼoccasione concede eccezionalmente i prestiti per la mostra romana al Chiostro del Bramante.
Le 8 sezioni tematiche della mostra disegnano una mappa artistica e spirituale complessa e caleidoscopica che sta a fondamento del profilo apolide dellʼartista; lʼoriginalissima lingua poetica di Chagall nasce infatti dallʼassimilazione delle tre culture cui appartiene: la cultura ebraica (dalla cui tradizione visiva dei manoscritti ornati egli trae gli elementi espressivi, non prospettici a volte mistici della sua opera); la cultura russa (cui attinge sia attraverso le immagini popolari dei luboki che attraverso quelle religiose delle icone); la cultura occidentale (in cui assimila grandi pittori della tradizione, da Rembrandt agli artisti delle avanguardie che frequenta con assiduità). Ma lʼopera di Chagall è anche altro, perché la sua meraviglia di fronte alla natura, il suo stupore di fronte alle creature viventi conferisce quellʼarcaicità quasi medievale alla sua poetica novecentesca. Oltre alla varietà di temi molto più ampia rispetto alla maggior parte dei suoi contemporanei, molti erano i campi nei quali Chagall esprimeva la sua arte quali la pittura, la scultura, il mosaico, la scenografia, la scrittura e lʼincisione: questʼultima è ampiamente approfondita nel percorso espositivo che mostra le peculiarità delle opere eseguite con le diverse tecniche litografiche e di incisione. Nella terza sala una gigantografia riproduce anche lʼambiente della celebre stamperia Mourlot di Parigi con i suoi antichi torchi dove lavorava Chagall, stamperia frequentata anche da Picasso, Matisse, Braque e Giacometti.
[in foto: Marc Chagall, Coppia di amanti e fiori, 1949 Litografia a colori, 64,9×48,1 cm Dono di Ida Chagall, Parigi © Chagall ® by SIAE 2015]
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