Fino al 24 gennaio 2016 Palazzo Strozzi a Firenze ospita Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana, un’eccezionale mostra dedicata alla riflessione sul rapporto tra arte e sacro tra metà Ottocento e metà Novecento attraverso oltre cento opere di importantissimi artisti italiani, tra cui Domenico Morelli, Gaetano Previati, Felice Casorati, Gino Severini, Renato Guttuso, Lucio Fontana e internazionali come Vincent van Gogh, Jean-François Millet, Edvard Munch, Pablo Picasso, Max Ernst, Georges Rouault, Henri Matisse.
Bellezza divina costituisce un’occasione straordinaria per confrontare opere famosissime studiate da un punto di vista inedito, presentate accanto ad altre di artisti oggi meno noti, il cui lavoro ha contribuito a determinare il ricco e complesso panorama dell’arte moderna, non solo sacra.
La mostra analizza quasi un secolo di arte sacra moderna, partendo dagli anni cinquanta dell’Ottocento arrivando fino all’Anno Santo 1950, attraverso un percorso che mette a confronto i migliori esempi nati nel contesto fra arte e sentimento del sacro italiano e internazionale. Una “bellezza divina” che assume il significato di una grazia che dà sostanza estetica alla forma, in opere che sprigionano ognuna una spiritualità diversa e unica.
La mostra è suddivisa in sette sezioni. In quella introduttiva dipinti di importanti dimensioni e di altissima qualità testimoniano l’eclettismo degli stili e l’accostamento al tema sacro nella seconda metà del XIX secolo. L’amplissima sezione centrale della mostra procede secondo la narrazione evangelica: dopo l’Annuncio fatto a Maria prosegue con Miracoli e parabole, Passione, Via Crucis, Crocifissione, Deposizione e Resurrezione (con opere, tra l’altro, di Pablo Picasso, Marc Chagall, Renato Guttuso, Lucio Fontana).
In tutta la mostra le opere sono presentate secondo un andamento cronologico che mette a confronto espressioni artistiche assai lontane tra loro, e che hanno talvolta affrontato il sacro con attualizzazioni significative e profonde.
La penultima sezione analizza la rappresentazione della Chiesa (lo attesta l’opere di Henri Matisse) con una riflessione sul versante pubblico della religione, mentre la parte conclusiva è dedicata alla dimensione privata e intima della Preghiera.
L’esposizione a Palazzo Strozzi, offre lo spunto per creare un percorso nel territorio alla scoperta di luoghi e opere della città di Firenze e di tutta la Regione Toscana. Uno straordinario viaggio attraverso otto secoli di storia dell’arte, dal Medioevo all’arte moderna, sulle tracce di una riflessione tra il sacro e l’arte attraverso il confronto tra opere che hanno segnato la storia della città di Firenze e la riflessione artistica europea tra XI e XX secolo.
[in foto: Crocifissione bianca di Marc Chagall]
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