Si è conclusa da un paio di giorni Artissima, la Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea che si svolge a Torino, quella di quest’anno è la terza edizione sotto la direzione artistica di Sara Cosulich Canaruto. L’evento della fiera è parte integrante della Fondazione Torino Musei, un circolo virtuoso di realtà che nel tempo hanno saputo consolidare e creare una rete di eventi e progettualità che animano tutta la città.
Artissima è la fiera italiana dal grande impatto internazionale, infatti su un totale di 194 gallerie, 137 sono quelle che provengono dall’estero e 57 sono le restanti nostrane, suddivise tra realtà più che affermate e emergenti che offrono sempre nuovi spunti di riflessione. Sei sezioni protagoniste durante i tre giorni intensi di apertura al pubblico, più uno di anticipazione per la stampa e il vernissage: Art Editions, concepita da soli due anni, ma già altamente radicata nell’impianto della fiera che strizza l’occhio ai feticisti dei libri d’artista, dei multipli e simili; Main Section e New Entries sono, invece, le parti della fiera più canoniche all’interno delle quali si trovano rispettivamente le gallerie più importanti del settore a livello mondiale e le gallerie emergenti, ma non troppo (per questo esiste The Others Fair) che comunque fanno il loro ingresso ad Artissima per la prima volta. Questo “battesimo” è accompagnato dall’assegnazione del Premio Guido Carbone ed è stato vinto dalla galleria :BARIL (Romania).
Una caratteristica molto importante che definisce la kermesse torinese è quella di essere considerata una “fiera curatoriale”, questo perché delle sei sezioni di cui è composta le tre rimanenti sono pensate da importanti direttori di museo e curatori internazionali. Anche in questo caso sono previste delle importanti premiazioni, rese possibili dai partner della fiera.
Queste sezioni sono: Present Future dedicata agli artisti emergenti invitati da giovani curatori internazionali e portati in fiera dalle loro gallerie di riferimento, in questo caso ad assegnare il premio illy Present Future è stata una giuria di prestigiosi curatori internazionali ed ha scelto di premiare Rachel Rose (High Art Gallery – Parigi), offrendole la possibilità di realizzare presso l’importante sede museale torinese, il Castello di Rivoli, una personale durante la successiva edizione della fiera; Back to the Future invece presenta la produzione artistica di tre importanti decadi del contemporaneo storico (gli anni ’60, ’70 e ’80) in cui il linguaggio dell’arte ha subito forti rinnovamenti, il Premio Sardi per l’Arte Back To The Future è stato assegnato alla galleria di Los Angeles François Ghebaly.
L’ultima sezione rappresenta una novità assoluta non solo per Artissima, ma per tutte le fiere al mondo ed è la neonata Per4m. Una sezione interamente dedicata alla performance artistica che in questo modo entra ufficialmente a far parte del mondo fieristico, ad inaugurare questa novità il Prix K-Way Per4m in denaro, 10.000 euro, assegnato alle artiste Louise Hervé & Chloé Maillet della galleria parigina Marcelle Alix.
Giorgia Noto
(in foto: interno della Fiera – ph.: Enrico Frignani)
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