Una sottile affinità di linguaggio avvicina musica e profumo. Una analoga potenza evocativa, impalpabile e profonda. Aeree e invisibili le note olfattive, come i suoni di una sinfonia, vibrano nello spazio e nell’anima moltiplicando le emozioni. Acqua di Parma e Note di Colonia. Suggestivi e continui contrappunti tra le opere più amate al mondo e fragranze orchestrate ad arte. Una collezione preziosa racchiusa in una raffinata reinterpretazione del primo flacone di Colonia, con cui la Maison rende omaggio alle sue radici storiche e a Parma, culla del melodramma italiano, che nel 2020 assume il ruolo di Capitale Italiana della Cultura. Per celebrare questo importante riconoscimento Acqua di Parma crea Note di Colonia V.
Nel dramma storico ispirato al Duca di Mantova, destinato a ben 34 repliche al Teatro Regio di Parma, il compositore esplora la complessità dell’animo umano. All’apice della sua verve creativa – Rigoletto insieme alla Traviata e al Trovatore forma la cosiddetta trilogia popolare – Verdi sperimenta in quest’opera la musica come flusso continuo, elemento portante della narrazione e caratterizzante dei personaggi. Tre atti per tre diverse atmosfere emozionali: vivacità, seduzione, sacrificio.
Acqua di Parma sceglie il momento di massima leggerezza all’interno di un’opera ricca di chiaroscuri e traspone “La donna è mobile” nelle originali armonie olfattive di Note di Colonia V. Proprio come l’aria cantata dal Duca, che conquista subito con la sua melodia lieve e vivace diventando uno dei motivi operistici più noti e familiari, Note di Colonia V si svela immediatamente, traboccante di allegria e spensieratezza.
La piramide olfattiva richiama la struttura dell’orchestra. In apertura è l’intera sezione dei violini a spandersi nell’aria con le note frizzanti degli agrumi italiani. Un valzer allegro di limone e bergamotto di Calabria, scandito dal ritmo vivace e pieno di luce del pepe rosa. È il preludio al rapido ingresso delle note di cuore. Come in un crescendo di fiati e clarinetti insieme alla voce del tenore, il contrasto fra lo spirito vibrante dello zenzero e i freschi toni aromatici del ginepro crea una vera esplosione sensoriale. Qualche istante e il canto sfuma in un sussurro all’uscita di scena del Duca. Il volume si fa più basso e tenue svelando le note ambrate del legno di sandalo e di cedro, che danno persistenza alla fragranza come la musica che, sul finire, resta ancora sospesa nell’aria. Una composizione potente e di carattere, con la sua incalzante successione di toni luminosi e vibranti, perfetta espressione di quella scanzonata leggerezza che rende la celebre aria verdiana inconfondibile.
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