Nata sul mare. Ci vorrebbe anche morire. Inizia così la bio di Enrica Mannari, illustratrice e creativa Livornese, autrice di tre libri sull’illustrazione contemporanea e il lifestyle, editi da Happybooks, che ama la sacralità delle cose, l’artigianato e l’ecosostenibilità. Innamorati del suo stile e della sua filosofia #vistamare, le abbiamo fatto qualche domanda per conoscerla meglio.
Chi ti segue da tempo conosce ormai uno dei tuoi più grandi amori: il mare. Quale caratteristica ti attira di più di questo elemento?
Il mare è indubbiamente il mio elemento. Sono nata sotto il segno dei pesci e sono cresciuta con l’abitudine ad un orizzonte infinito, libero da palazzi e limiti di varia natura. Non è una questione di caratteristiche ma di anima. L’anima del mare una volta conosciuta non la si vuole più abbandonare.
Quali artisti (illustratori, scrittori, musicisti,…) ispirano il tuo lavoro come illustratrice?
Ne ho avuti talmente tanti, e anche adesso, sono costantemente ispirata da personaggi politici, cantanti, poeti, scrittori e molte, moltissime donne che lavorano online e che seguo giornalmente su Instagram, la mia piattaforma virtuale preferita.
Hai un colore preferito?
Il mio colore preferito cambia spesso. Al momento è il verde sirena.
Le tue illustrazioni sono piene di simboli e icone. A quale sei più legata o più ti rappresenta?
Sicuramente il cuore è il simbolo che da sempre, fin da piccola, mi contraddistingue. Credo sia perché è un elemento alla quale mi sento legata molto. Sono un’emotiva e una romantica inguaribile.
Oltre alle splendide illustrazioni, realizzi anche amuleti. Ne indossi qualcuno?
Mai. Non indosso mai cose che creo. E non ho a casa alle pareti mie illustrazioni. Indosso però moltissimi amuleti realizzati da altri. Sono una collezionista seriale.
Un posto nel mondo che non conosci ancora ma che ti piacerebbe visitare presto?
California. Un bel coast to coast. Classicissimo ma sempre verde.
Sei creativa anche in cucina? Qual è il tuo piatto forte?
Cucino ogni giorno. Pranzo e cena. Faccio la spesa al mercato e dedico molto tempo a questa pratica. Amo i carboidrati e i dolci. Non ho un piatto forte specifico ma faccio una pizza senza lievito che adoro. È il mio comfort food d’eccellenza.
I nostri lettori sono appassionati del mondo beauty. Cosa non può mancare nel beauty case di Enrica Mannari?
Una crema idratante per il viso. Sono attentissima alla pelle della mia faccia.
Ti abbiamo vista on the road su un furgone che da mezzo di trasporto diventa casa o temporary shop. Quali sono i pro e i contro (se esistono) di essere un po’ imprenditori di se stessi in questo modo?
I pro e i contro esistono in tutti gli ambienti. Non potrei essere dipendente. Mi viene ansia. Invece mi piace essere libera di creare la mia vita anche se non so cosa accadrà domani. I contro veri di essere un libero professionista sono le pochissime tutele che abbiamo dallo stato.
Sappiamo che sarai impegnata a Milano durante la Design Week, dove possiamo venirti a trovare?
Farò la mia prima mostra personale nel bellissimo spazio dell’estetista cinica (Cristina Fogazi) Il centro si chiama BellaVera e si trova Piazza Buonarroti, 32 20145 Milano. Il 17 aprile dalle ore 18.00 ci sarà l’opening. Vi aspetto!
Lasciamoci con una canzone: cosa ci consigli di mettere in playlist?
Bella domanda…ho talmente tanta musica che mi gira per la testa ma direi che un brano qualsiasi di Lucio Dalla possa andare più che bene. 😉
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