“Non auguro a nessuno di perdere uno dei propri sensi, ma alterarli può diventare un esercizio molto utile. Quando ci si priva momentaneamente di uno di essi, come la vista, tutti gli altri si rafforzano al punto da poter coprire l’assenza.”
(Philippe Petit, performer francese, noto come funambolo delle Twin Towers)
Con queste parole, Philippe Petit esprime in modo semplice e esaustivo l’importanza di riconoscere, fino in fondo, quanto la capacità di utilizzare i cinque sensi sia una “ricchezza” troppo spesso data per scontata da chi questa “ricchezza” ce l’ha. Non solo: Petit ci invita a riflettere. Le Befane Shopping Centre ha deciso di “sfidare” le persone vedenti, proprio a compiere l’esercizio molto utile di “alterare il senso della vista”, ospitando un importante evento. Si tratta di “Il buio è servito tour… Il gusto non ha bisogno della vista”, una settimana per esplorare l’universo sensoriale dei disabili visivi. È un appuntamento dal notevole risvolto socio-umanitario, che crea al tempo stesso sinergie con le associazioni attive sul territorio. Due sono gli eventi in programma a Le Befane Shopping Centre:
– il primo evento è riservato alle scuole di primo e secondo grado di Rimini e provincia: da lunedi 8 a venerdì 12 aprile, “Merenda al buio… da non vedenti”, per capire il valore della luce e, soprattutto, per conoscere “da dentro” il mondo di chi la luce non può davvero vederla mai. Un’esperienza di rara forza e umanità. Per tutta la durata della merenda, i bambini dovranno indossare una mascherina oscurante, che riceveranno al loro arrivo, e saranno assistiti e serviti da camerieri non vedenti. Senza l’uso della vista, i partecipanti si renderanno presto conto di come olfatto e gusto li aiuteranno a distinguere i cibi e, grazie a udito e tatto, la mente riuscirà ad elaborare e memorizzare le relative posizioni di sala, tavolo, cose e persone.
L’appuntamento con le scuole prevede:
• Lezione di Braille (linguaggio dei non vedenti)
• “Intervista al buio” – 10 bambini scelti dai docenti, potranno rivolgere delle domande ai ragazzi dell’associazione UIC di Rimini
• Prova degli “occhiali che simulano la ipovisione”, che i bambini, una volta tolta la mascherina, potranno indossare per comprendere un’altra malattia, oltre alla cecità.
– Il secondo appuntamento importante sarà giovedì 11 aprile, “Cena al buio” presso la food court del centro. Anche in questo caso, i convitati saranno omaggiati di una mascherina e potranno cenare serviti da camerieri non vedenti. Una valida occasione per sensibilizzare e coinvolgere un pubblico attento e sensibile a questo tipo di disabilità.
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