Per la P/E18 Luca Larenza spinge i perimetri dello sportswear verso l’onirismo. Lui che tra i primi ha visto nell’abbigliamento sportivo elementi di eleganza da travasare nel pret-a-porter d’alta gamma, adesso spinge il brand verso strade inesplorate. Il nuovo gioco creativo è di dissacrare ciò che è divenuto inflazionato nella moda maschile. Immaginare i capi con anticonformismo e infine costruirli con perizia sartoriale.
Luca Larenza ristruttura, matericamente e concettualmente, i due passe-partout del guardaroba maschile. Smonta la giacca da centauro e la fonde col bomber leggero anni novanta. Ecco spiegato perché il capospalla della P/E18 ha maniche simil-imbottite, come vuole la tradizione biker. Ma il giubbotto di Luca Larenza oggi ricrea la suggestione ottica dell’imbottitura attraverso una morbida maglia di cotone bianca, lavorata in punti tridimensionali e i cui accoppiamenti di coste formano intersechi di pattern. La pelle di vitello viene lasciata sul fronte e sul retro del bomber, diventando pure citazione della cultura high school americana grazie ai blu-pop, verdi e panna. Nel comparto maglieria campeggiano le fantasie a intarsio realizzate sui leggerissimi capi in cotone anti-peeling.
Si tratta di una celebrazione degli stilemi estetici del surrealismo di David Lynch. Le vette spigolose e i laghi di Twin Peaks si sovrappongono, mentre i celebri motivi zig zag vengono sfruttati per riempire le sagome delle palme estrapolate stavolta dalla Los Angeles di Mulholland Drive. A fare da sfondo cromatico alle maglie a costa sono le gradazioni di blu, dal Navy al celeste pallido, scompaginando anche nel rosa pastello, rosso lipstick o nel verde foresta. T-shirts e felpe aspirano a diventare prototipi di uno sportswear pensato per venire curato nel dettaglio. Così il jersey viene arricchito da patch di spugna, costine in filo di scozia lavorate a maglia o da stampe termo applicate. Ulteriore novità nel guardaroba Luca Larenza è il pantalone in denim strutturato, pensato per essere un’estensione della filosofia easy-chic del brand. E così il fitting diventa non costrittivo, a vita alta e con allacciatura a coulisse sia per i pantaloni alla caviglia che per gli shorts.
A chiudere il look le sneakers Rossignol, in pelle bianca o blu, con l’iconico galletto Rooster in versione tricolore, stampato o applicato a rilievo.
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