Le collezioni di Sandro Gaeta

Un’isola che dorme. A parlare sono solo le stelle. E nell’aria si sparge l’odore delle brioche appena sfornate, che accompagna i pescatori che escono in barca dal piccolo porto. Poi, l’alba. Il sole riflette sui muri luci e ombre che si muovono. E c’è una donna, che ricama l’alba su un fondo bianco.

Alle immagini di un’isola assonnata si ispira Sandro Gaeta, giovane stilista pieno di talento cresciuto in una delle isole più incontaminate e silenziose delle Egadi, Levanzo. Il suo fiore preferito è l’agave e il colore al quale è più legato è il blu, “in un codice Pantone che potrebbe trovarsi tra quello di Klein e quello di Armani”.

Ha viaggiato tanto, Sandro, ma le radici che lo legano alla sua isola sono forti e tenaci. Ed è per questo che la sua isola, con i suoi rumori, le luci, le ombre, gli odori e i suoi volti, ha contaminato tutta la sua linea di moda. Le linee geometriche che le isolane disegnano sulle loro tele attraversano maniche e tasche. Le onde levigano i colli delle camicie, che si allungano per diventare talvolta abiti. Leggeri fili di cotone mélange tramano veloci come schiuma di mare al passaggio di un imbarcazione.

Mirò e Magritte, amati dallo stilista, contaminano le sue creazioni, che parlano attraverso linee, forme e macchie di colore. E poi, c’è il foulard. “Il foulard, accessorio must della collezione, sintesi del racconto. Grafiche dove perdersi, interpretare, ritrovarsi, sentirsi a casa.”