Per questa ricetta ringraziamo la nostra amica Tamara Giorgetti del blog “un pezzo della mia Maremma”
L’impatto con il locale Soul Kitchen è positivo, viene voglia di fermarsi a leggere il menu che si trova fuori e quel menu, spesso e volentieri, invita ad entrare… Poi mi piace l’arredamento, tutte cose vecchie, mobili anni 50/60 ricoperti di carte colorate, di varie fogge, tavoli rustici, insomma l’aria che si respira è del locale vissuto dove gli avventori si trovano bene e ci tornano, si fumasse ancora (per fortuna no) sarebbe il classico locale dove si fuma, si chiacchiera e si beve fino a fare le ore piccole, aiuta il dialogo. Il cibo è buono e semplice, molte verdure e ricette rivisitate della tradizione pugliese. Soul Kitchen a San Lorenzo. Uno dei quartieri più interessanti di Roma. Bello da toglierti il respiro, con le sue vecchie case popolari, con i segni evidenti del bombardamento da parte degli alleati nel luglio del ’43. Uno dei quartieri della movida romana, e dell’università più grande d’Europa, la Sapienza. I laboratori di Fisica si affacciano su via Tiburtina, quindi la sera i ragazzi si fermano sempre a bere una “birretta”. San Lorenzo è un quartiere vero, dove si vedono ancora gli abitanti seduti fuori dalla porta di casa a chiacchierare, soprattutto in estate. In una di quelle strade a me tanto care un po’ ai margini del cuore della movida c’è via dei Sabelli conosciuta per l’Istituto di neuropsichiatrica infantile voluto e diretto da Giovanni Bollea e lì, di fronte al Teatro Abaco, che troviamo Soul Kitchen.
Pugliesi, foggiani e tutti e tre amici: sono i ragazzi che nel 2011 hanno aperto Soul Kitchen, amici di vecchia data, hanno studiato insieme e concretizzato un sogno a Roma iniziando quest’avventura che ancora oggi li vede insieme in questo locale che ci è piaciuto tanto. Come abbiamo detto, la strada è fuori dalla movida del quartiere spostata verso il Verano per mangiare e fare quattro chiacchiere in pace, anche in mezzo alla strada, fino al’alba.
Il nome è stato scelto solo per il significato in italiano del titolo del film di Fatih Akin: La cucina dell’anima… Uscire dal locale ed essere contenti anche nell’anima non solo nello stomaco, questa è la loro filosofia e ci riescono benissimo. Cambiano menu ogni 15 giorni e hanno, inoltre, un bravissimo barman per gli aperitivi.
Ho abitato 6 mesi sopra a Soul Kitchen e i profumi arrivavano, passavo davanti a loro almeno 4 volte al giorno ed ero attratta dai menu esposti fuori, che mi sono sempre piaciuti, ottimi ingredienti, cose che sento molto mie, grani antichi, verdure in tutti i modi e legumi.
Quella che vi propongo è la ricetta del pancotto pugliese che ho mangiato da Soul Kitchen:
ingredienti
– 200 g di cime di rapa
– 100 g di borragine
– 200 g di cicoria
– 1 mazzetto di rughetta
– un po’ di ortica (l’ho aggiunta io perché mi piace)
– 2 patate
– alcune fette di pane (possibilmente pugliese) tostato
– sale e pepe
– olio di ottima qualità
– aglio e peperoncino
Preparazione
Lavate le verdure e lessatele separatamente. Quando sono cotte ripassatele in una padella con olio, aglio e peperoncino lasciandoci un po’ di acqua di cottura. Fate tostare il pane al grill e mettetelo in un piatto, quindi accomodateci sopra le verdure con poca acqua di cottura, un giro d’olio e… non serve altro.
Buon appetito!
*La rubrica GOURMET è a cura di Lovetaly.it, il portale alla ricerca del buon cibo, alla portata di tutti.
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