Viaggio a colori tra le tavolozze dell’Argentina

Un fronte azzurro e frastagliato, una lingua di ghiaccio di circa 5 km che si staglia imponente per circa 60 metri sul lago Argentino: questo il magnifico colpo d’occhio del Perito Moreno, il più celebre e visitato ghiacciaio del pianeta. In perenne movimento, questo ghiacciaio impressiona ogni viaggiatore non solo per le dimensioni, ma anche per le incredibili sfumature che assume a seconda dell’ora del giorno e dalle condizioni meteo: si va dal turchese abbagliante al blu cobalto, passando per il verde acqua e il grigio, quasi un omaggio al Periodo blu di Picasso! 

Al confine con il Brasile, nell’estremo nord del Paese, si trova la Garganta del Diablo, una gola a forma di U profonda 150 metri e lunga 700: la garganta fa parte di un enorme sistema di 275 cascate di altezze variabili, una sorta di gigantesca scalinata percorsa da acque che si gettano con fragore nel fiume Iguazu; nelle omonime cascate si concentrano tutta la forza e l’energia di cui la natura è capace: il colore che domina, in questo turbinio, è il bianco della schiuma che il fiume produce nel salto verso valle. Un bianco cangiante, attraversato da piccoli arcobaleni luminosi che, come fragili ponti, uniscono le sponde del fiume.

Il rosso delle rose e dei vestiti delle ballerine di tango, il giallo, il verde, il blu e l’arancio vivaci delle case del Barrio del Boca (in foto), l’azzurro della bandiera e il rosa scuro della facciata della Casa Rosada, da cui si affacciava Evita Peron: Buenos Aires è una tavolozza di colori, di sfumature, che parlano della storia e della multiforme identità di un intero Paese. E a tanti colori corrispondono altrettanti sapori, suoni, odori: una tappa a Buenos Aires non è solo un viaggio, ma un’esperienza sensoriale a 360°!