Il Crystal Palace: un’enorme costruzione in stile vittoriano che fu eretta a Londra nel 1851 per ospitare la prima Esposizione Universale voluta dal Principe Alberto. Si trattava di uno degli esempi più celebri di architettura del ferro, nato da un progetto base (predisposto dal comitato responsabile) ed elaborato da Joseph Paxton, famoso botanico e costruttore di serre. Paxton ha sempre sostenuto che le piante andavano considerate tra i migliori modelli di ingegneria. Le nervature radiali della facciata principale, presso la volta a botte, erano infatti ispirate a quelle delle foglie di una ninfea, la Victoria amazonica. Una pianta acquatica le cui foglie raggiungono i 3 metri di diametro con gambi di 7-8 metri di lunghezza.
La prima notte dopo essere sbocciati, i suoi fiori sono bianchi, e dalla seconda notte in poi assumono una colorazione rosa. Dall’elaborazione di questi elementi nascono gli abiti rosa ninfea e chartreuse, con garzare di seta la cui trasparenza è interrotta dalla stampa opaca che, a fil di ferro, percorre il prospetto della facciata principale dell’edificio.
La Torre Eiffel: costruita per l’esposizione universale del 1889 e per la commemorazione del centenario della Rivoluzione Francese, la struttura della torre monumentale di Gustave Eiffel appare molto aerata. La forma piramidale si traduce negli abiti morbidi in plissé soleil. Il ferro forgiato eretto a forma di croce (base che supporta la Torre Eiffel) viene reinterpretato negli outfit in pelle, appositamente laserata a rombi reticolari e applicata a chiffon. Linee pulite e definite, proprio come le sezioni della Torre, percorrono la passerella con estrema leggerezza, oscillando per interpretare quel leggero e flessibile movimento che la torre stessa esegue sollecitata dal vento. Le paillettes riproducono lo scintillio delle 20.000 lampadine che illuminano la torre in uno spettacolo unico e suggestivo.
Il Palazzo Italia: ispirato a una “foresta urbana” e posto su uno dei quattro punti cardinali, quello nord, è l’edificio principale del master plan dell’Expo Milano 2015 che si struttura sui due assi perpendicolari: Cardo e Decumano. La “pelle” ramificata, disegnata dallo Studio Nemesi, come involucro esterno dell’edificio, evoca l’intreccio casuale di rami. La tessitura di linee genera alternanze di luci e di ombre, di vuoti e di pieni dando vita a un’architettura-scultura. E così, proprio con l’utilizzo della pelle e delle texture, Sabrina Persechino interpreta questo involucro rielaborandolo e trasformandolo in giochi di luce e ombra, vuoti e pieni, contrasti cromatici. L’intreccio casuale di rami definisce i corpetti e i capi spalla in mikado di seta, mentre i colli vengono avvolti dalle sottili fasce di pelle intarsiata.
La copertura emula la chioma di una foresta, e pertanto la scelta del verde bosco per gli abiti in pura seta strutturati, geometrici, tagliati come vere architetture.
La sfilata di Sabrina Persechino per Alta Roma avrà luogo il 3 febbraio alle ore 11.00 presso il Padiglione Alta Roma.
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