Camaheu – Impronta Olfattiva di Gabriella Chieffo

Come moderne “madeleines”, le fragranze di Gabriella Chieffo ci conducono in luoghi lontani, viventi nella nostra memoria viscerale che permane nel tempo ad un livello quasi inconscio. Un viaggio olfattivo “alla ricerca del tempo perduto” quando, spensierati ed innocenti, quegli odori ci raccontavano la casa, la famiglia, la sicurezza, l’amore.

Il fascino di una pietra, il Cammèo, che seppur corretto da innumerevoli cesellature conserva integra la propria vigorosa identità, è il suggello olfattivo del nuovo profumo firmato Gabriella Chieffo: Camaheu.

Antica denominazione francese di Cammèo, Camaheu percepisce la rigidità del mondo trasformandola in un’essenza preziosa e seducente: ciò che è duro ed inanimato come la pietra diviene impalpabile e vivo, la sinuosità stessa si sprigiona per conquistare i sensi.

Tratti definiti ma che evocano morbidezza, liquida sensualità che contrasta la durezza della pietra che come una maschera nasconde per poi svelare le definite identità dell’indole umana: viva e provocante. Camaheu dischiude la sua fragranza aromatica con le catartiche note del bergamotto e l’euforia del pompelmo, bilanciate dalla leggerezza delle foglie di edera; un cuore fecondo dei contrasti intrinseci del Gelsomino e della mite

Rosa si realizzano tra le note di squisita dolcezza della Vaniglia, dell’ Ambra e del misterioso Muschio di Quercia.

L’incanto di un’impronta olfattiva che come le tante incisioni, plasma la pietra per positività e rende la massiccia durezza un gioco di linee carnali che gridano, cercando conferma, la propria natura: da Cammèo a Camaheu un’idea che cinge questo connubio forgiando, nella severità, racconti di sogni e pensieri di una fragranza che, in realtà è un’opera d’arte.