“Gli uomini frettolosi di oggi sapranno penetrare nella sua opera, nel suo universo?” è la domanda che si pone Marc Chagall nel 1947 scrivendo la postfazione dell’autobiografia della moglie Bella, che l’ha lasciato “nelle tenebre” morendo all’improvviso tre anni prima. Ma è una domanda che è lecito porsi anche per la sua opera, quella di un artista che parla un linguaggio così universale da essere amato da tutti, giovani e vecchi, uomini e donne, intellettuali e uomini della strada, e da tutti conosciuto e riconosciuto e che, tra tutti gli artisti del ’900, è rimasto fedele a se stesso pur attraversando un secolo di guerre, catastrofi, rivoluzioni politiche e tecnologiche.
La mostra ”Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985” è promossa dal Comune di Milano-Cultura, è organizzata e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, Arthemisia Group e GAmm Giunti, è ideata da Claudia Zevi & Partners e curata daClaudia Zevi con la collaborazione di Meret Meyer.
Il percorso scientifico nasce da un interrogativo e da un’esigenza: da una parte il tentativo di capire quale fu la forza che permise a un pittore che pure sperimentò i linguaggi di tutte le avanguardie, di rimanere sempre così coerente con se stesso, sempre curioso di tutto ciò che lo circondava, sviluppando un linguaggio immediatamente riconoscibile alle persone di qualunque età e di qualunque stato sociale; dall’altra, l’esigenza di individuare nell’opera di Chagall, il segreto della poesia di quest’uomo fragile che pure seppe mantenersi sempre fedele alla propria tradizione e, insieme, alla propria umanità in un mondo scosso da catastrofi indicibili e fino ad allora inimmaginabili.
La mostra che si aprirà il 17 settembre a Palazzo Reale di Milano è la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia a Marc Chagall, con oltre 220 opere – prevalentemente dipinti, a partire dal 1908, data in cui Chagall realizzò il suo primo quadro, Le petit salon, fino alle ultime, monumentali opere degli anni ‘80 – che guideranno i visitatori lungo tutto il percorso artistico di Marc Chagall, accostando, spesso per la prima volta, opere ancora nelle collezioni degli eredi, e talvolta inedite, a capolavori provenienti dai maggiori musei del mondo, quali il MoMa, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, il Museo Nazionale Russo di S. Pietroburgo, il Centre Pompidou, oltre a 50 collezioni pubbliche e private che hanno generosamente collaborato.
in foto: Il compleanno, 1915, olio su cartone, dalla collezione del MOMA – Museum of Modern Art di New York.
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