Ricavare un carburante (biofuel) dagli scarti del caffè: questa l’ambiziosa sfida di un team di scienziati dell’Università di Bath, in Gran Bretagna, che sta lavorando a un progetto che, se risultasse vincente, rivoluzionerebbe il mondo dell’auto e dei carburanti.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Energy Fuels, dimostra che diverse varietà di caffè hanno una composizione omogenea e proprietà fisiche adatte a un uso come combustibile. Nello specifico, l’olio estratto dai fondi del caffè è stato immerso in un solvente organico, prima di utilizzare uno specifico processo per trasformarlo in biodiesel.
I rifiuti del caffè diventerebbero, così, una valida alternativa ai carburanti di prima generazione, entrando a pieno titolo in quelli di seconda, che non tolgono terreno alle colture alimentari ed evitano danni alla biodiversità con colture intensive.
Non è la prima volta, in ogni caso, che il caffè viene preso in considerazione dall’industria del trasporto: già quattro anni fa a Manchester, un gruppo di ricerca del programma scientifico BBC1 Bang Goes The Theory, aveva creato, da una Volkswagen Scirocco del 1988, una vettura prototipo alimentata da caffè e soprannominata la ”Car-puccino”.
Fonte: GreenStyle
*La rubrica GOURMET è a cura di Lovetaly.it, il portale alla ricerca del buon cibo, alla portata di tutti.
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